«L'assemblea dell'Ospol-Csa dei vigili urbani di Roma indetta per domenica 11 gennaio è stata revocata d'imperio dal comandante del Corpo. Questo è un grave attacco alle libertà costituzionali dei lavoratori». Lo afferma in una nota l'organizzazione sindacale delle polizie locali. «L'Ospol-Csa reputa gravissimo - prosegue il comunicato - il comportamento del comandante del Corpo e dell'Amministrazione di Roma di non garantire il diritto di indizione di assemblea nè il diritto di partecipazione da parte dei lavoratori alla stessa assemblea convocata per domenica 11 gennaio». «Il comandante - afferma ancora l'Ospol-Csa - revoca l'assemblea per motivi legati alla concomitanza dell'evento sportivo Roma-Lazio al fine di garantire il regolare svolgimento della manifestazione e l'afflusso degli sportivi anche per motivi di ordine pubblico. L'Ospol-Csa chiama in causa il sindaco Marino e il comandante Clemente, più volte sollecitati dal sindacato a non far ricadere sui cittadini romani oltre un milione di euro l'anno per servizi resi dalla Polizia Locale per le partite di calcio, ma di farlo pagare alle stesse società sportive».
«L'Ospol-Csa - conclude la nota - intraprenderà ogni azione per denunciare in ogni sede questa ennesima imposizione che inevitabilmente inasprirà ancor di più la vertenza in atto tra i 6.000 appartenenti al Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale e i vertici del Comando e dell'Amministrazione. Chiediamo al sindaco Marino di rientrare dalle vacanze e interessarsi seriamente del Corpo della polizia locale della città che amministra, diversamente si deve dimettere».