Circa 120 ordini del giorno più 163 emendamenti. Sono poco meno di 300 i provvedimenti presentati da maggioranza e opposizione sulla delibera dello Stadio della Roma, in discussione in assemblea capitolina. Gli uffici della presidenza avranno tempo fino a lunedì per valutare la loro ammissibilità. Proprio lunedì, infatti, il consiglio comunale si riunirà per iniziare la votazione su emendamenti e delibera. La seduta è stata convocata dalle 9 alle 14 - poi uno 'stop' perchè alle 15 a Palazzo Valentini si terrà la Conferenza metropolitana di Roma. Riprenderà successivamente alle 17 con l'ipotesi di lavori ad oltranza. «Lunedì discuteremo in Aula gli ordini del giorno e gli emendamenti ritenuti ammissibili dagli uffici - dice il capogruppo del Pd in Campidoglio Fabrizio Panecaldo - e poi vedremo se proseguire i lavori per arrivare al voto con la proroga per poche ore oppure andare ad oltranza. Di sicuro a Natale i tifosi romanisti avranno sotto l'albero non ancora lo stadio ma sicuramente un passaggio complesso come la pubblica utilità».
(ansa)
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«Premesso che da tifoso e amante del calcio non sono affatto contrario a un nuovo stadio a Roma che sarebbe un'importante infrastruttura per la città, non posso non sollevare forti dubbi sulla delibera che l'amministrazione Marino sta presentando. Dal progetto presentato dall'assessore Caudo si evince un nuovo insediamento urbano contestuale allo stadio che porterebbe tra residenti e lavoratori circa nuove 80 mila persone che ogni giorno si muoverebbero nell'area, alle quali si aggiungerebbero migliaia di tifosi che si recano allo stadio per le partite».
È quanto dichiara Dario Rossin, consigliere capitolino di Forza Italia e vice presidente della commissione Ambiente. «Senza uno svincolo dal Gra, il raddoppio della via Ostiense e via del Mare e loro messa in sicurezza, interventi sul depuratore e i suoi odori nauseabondi oltre che per scongiurare il rischio esondazione del Tevere, e senza un forte incremento di corse bus e metro, Tor di Valle e aree limitrofe rischiano si trasformarsi in un girone dantesco - conclude -. Non vorrei che quello che oggi è un sogno domani si trasformasse nell'incubo di dover uscire alle 5 si mattina con colazione pranzo e cena al sacco, libri da leggere incolonnati nel traffico, una maschera antigas contro gli effluvi del depuratore e un canotto per solcare il Tevere esondato. I miei 140 emendamenti alla delibera vogliono eliminare ogni rischio in questo senso, l'amore per la propria squadra e per il calcio non vengano strumentalizzato per speculazioni che con la pubblica utilità hanno poco da spartire».
(ansa)