L'idea di aumentare i ricavi dai diritti tv internazionali unisce tutti i club, ma prima, durante e dopo l'assemblea della Lega Serie A non sono mancate tensioni, accuse e battute infelici. A pochi giorni dal derby di Genova si sono riconciliati i presidenti di Sampdoria e Genoa, Massimo Ferrero ed Enrico Preziosi, ma non il presidente della Lazio Claudio Lotito e l'ad della Juventus Beppe Marotta. Anzi. La querelle fra i due, nata dalle critiche del dirigente bianconero per il presenzialismo del n.1 della Lazio attorno alla Nazionale in veste di consigliere federale, si arricchisce di una nuova puntata. «Chi si lamenta è da 5 anni alla vicepresidenza del settore tecnico e aspetto ancora una sua proposta, un giorno ci racconterà cosa ha fatto», ha attaccato in mattinata Lotito. Marotta non ha parlato nè prima nè dopo le tre ore di assemblea, in cui non sono mancate tensioni fra il n.1 della Lazio e, sull'altro fronte, i dirigenti di Roma, Juventus e Napoli prima che si votasse all'unanimità il nuovo bando per i diritti internazionali. Lotito, però, ha lasciato la Lega sorridente, raccontando in tono scherzoso la pace Preziosi-Ferrero. Anche lei, gli è stato domandato, ha fatto pace con Marotta? «Il problema con Marotta è...», ha iniziato il presidente della Lazio e un operatore tv lì presente ha aggiunto: «È che non sa dove guarda». Quindi Lotito ha detto ridendo: «Il problema con Marotta è che con un occhio gioca a biliardo e con l'altro mette i punti». 

(ansa)