Juventus, Marotta: "Lotito dica quello che vuole, ma è pericoloso. Roma seria candidata per lo scudetto insieme ai bianconeri"

22/09/2014 alle 14:46.
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RADIO RAI -  "Testa a testa -Roma per il titolo? Le indicazioni dicono questo, il fatto di avere totalizzato 9 punti in 3 partite dimostra che sono due formazioni di alto livello qualitativo e agonistico. Saranno sicuramente serie candidate alla vittoria dello scudetto". Beppe Marotta, della , si esprime così ai microfoni della tramissione 'Radio Anch'io lo sport' dopo l'ultima giornata di campionato che ha delineato la situazione in vetta alla classifica.
I bianconeri, che sabato hanno sconfitto il Milan a San Siro, stanno confermando di non avere risentito del passaggio di consegne in panchina fra e Massimiliano Allegri:
"C'era uno scetticismo molto diffuso, perché cambiare un allenatore che ha vinto 3 scudetti di fila confezionando record su record poteva anche creare un contraccolpo negativo. Invece bisogna sottolineare i grandi meriti di Allegri, che non è certo uno sconosciuto. Ha già vinto uno scudetto al Milan e fatto bene nelle sue precedenti esperienze con Cagliari e Sassuolo. È un tecnico vincente che aveva le competenze per lavorare con la ".

A chi domanda cosa sceglierebbe fra un trionfo in e il quarto scudetto di fila, Marotta risponde: "Entrambi, ma se dovessi scegliere direi la perché è qualcosa di talmente straordinario che lo rincorrerei volentieri".
Il bianconero si dice
"contento del gruppo messo a disposizione di Allegri, che può rispecchiare in pieno il nostro obiettivo di lottare per vincere il campionato ed essere competitivi in Europa, dove comunque ci sono corazzate di spessore maggiore rispetto alla nostra. Ma anche lì ce la dobbiamo giocare con grande motivazione"

Sulle polemiche con il presidente della Lazio: "Lotito può dire quello che vuole, può dare risposte personali e non mi offendo di certo. Ma rimango del mio pensiero e di sicuro posso dire che la mia affermazione relativa a Lotito è che ritenevo pericoloso accentrare un potere su una persona sola.
C'è la possibilità di crescere con il coinvolgimento di tutte le componenti, all'interno delle quali ci sono fior di dirigenti e di presidenti che possono avere un ruolo importante"
, sottolinea Marotta, sul piano di riforme annunciato di recente dal tandem Tavecchio-Lotito. "Per noi una delle riforme più importanti riguarda la creazione delle seconde squadre", evidenzia il bianconero, che al contrario non è convinto dalla volontà di puntare sulle multiproprietà. "Noi abbiamo 65 giovani tesserati che giocano altrove. La seconda squadra permetterebbe a questi giocatori di crescere con le metodologie della prima squadra, dove potrebbero giocare con più facilità".

Sul mercato dei bianconeri e la cessione di Ciro Immobile: "Lui aveva esplicitato la voglia di andare al Dortmund ed esistono esigenze di bilancio. Noi comunque siamo contenti di quello che abbiamo fatto con Morata e Coman". Parlando dell'ex giocatore del Real Madrid, il ricorda che "Morata ha subito un infortunio preoccupante, ora sta recuperando ed è un giocatore su cui puntiamo molto. In attacco la concorrenza è alta, ma nel corso della stagione avrà modo di farsi valere in tutte le competizioni in cui partecipiamo". Poi, su Balotelli, passato dal Milan al Liverpool quest'estate: "Non lo abbiamo mai trattato, non è mai stato un nostro obiettivo"