Oggi il Gip Giacomo Ebner inizia gli interrogatori per fare chiarezza sui disordini di sabato sera, quando ci sono stati numerosi scontri prima della finale di Coppa Italia. Tanti i feriti, tra i quali anche Ciro Esposito, attualmente in lotta tra la vita e la morte. Il tifoso, insieme ad altri due supporter napoletani è accusato del reato di rissa. Per De Santis, invece, l'accusa resta di tentato omicidio.
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14.03 - "De Santis e' noto per alcuni procedimenti penali ma da qualche tempo risulta lontano dalla tifoseria attiva e non e' inibito da provvedimenti restrittivi. Sono comunque emersi evidenti elementi di responsabilita' per il ferimento dei tre supporter napoletani". Cosi' il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nell'informativa alla Camera in merito ai fatti accaduti in occasione della finale di Coppa Italia. Il ministro ha spiegato che "De Santis avrebbe lanciato verso un autobus dei tifosi napoletani un fumogeno, inveendo in modo provocatorio. A quel punto numerosi tifosi napoletani si sarebbero scagliati verso di lui e lo stesso provava la fuga in una stradina laterale vicino il luogo in cui lavora. Temendo il peggio avrebbe sparato alcuni colpi di pistola, ma il video non mostra la persona che spara. Solo il sopraggiungere delle forze dell'ordine evitava conseguenze piu' gravi per lui".
(italpress)
12.54 - ''Ciro ha avuto un lieve miglioramento, anche se le sue condizioni restano gravi''. Cosi' Vincenzo Esposito, zio del tifoso napoletano Ciro Esposito ferito da un colpo di pistola esploso dagli ultra' della Roma prima della finale di Coppa Italia, ai giornalisti. ''I medici del Policlinico ci hanno chiamato stamattina alle 5 per comunicarcelo", ha spiegato.
(ansa)
12.45 - "Siamo speranzosi e fiduciosi perche' la speranza e' l'ultima a morire". E' quanto afferma Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ricoverato nel Centro di Rianimazione del Policlinico Gemelli a Roma, a proposito delle condizioni del figlio, spiegando che "i medici non si sbilanciano vanno con i piedi di piombo". "Gia' il fatto che sia stabile per noi e' una buona notizia - ha aggiunto il fratello di Ciro - l'importante e' che non peggiori".
(ansa)
11.55 - Daniele De Santis è stato trasferito già ieri sera dall'ospedale in cui si trovava ricoverato, per essere interrogato nel carcere di Regina Coeli dal Gip. È accusato di tentato omicidio mentre ad Esposito i Pm contestano il reato di rissa. Il Gip, in base a quanto si apprende, dovrebbe poi recarsi in ospedale per interrogare Gennaro Fioretti, il terzo tifoso napoletano arrestato. Non è previsto invece alcun atto istruttorio per Ciro Esposito, le cui condizioni di salute restano gravi.
11.40 - Sono iniziati da pochi minuti nel carcere di Regina Coeli gli interrogatori di garanzia per due delle quattro persone arrestate sabato negli scontri nel prepartita della finale di Coppa Italia. Ad essere interrogati dal Gip Giacomo Ebner sono Daniele De Santis e Alfonso Esposito, quest'ultimo amico di Ciro Esposito, il tifoso gravemente ferito nella sparatoria avvenuta a Tor Di Quinto.
11.30 - «Chiamatela trattativa o dialogo. La comunicazione c'è stata tra il capitano del Napoli, le persone preposte alla sicurezza e il tifoso. Purtroppo c'è stata anche in passato e io da presidente del Coni, e noi, non possiamo accettarla». Lo ha detto il numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò, nel corso del Consiglio Nazionale, in merito ai fatti accaduti nella finale di Coppa Italia di sabato scorso. Ha poi aggiunto che: «le uniche persone preposte ad avere la responsabilità dell'ordine pubblico, parlo del prefetto, del questore e il responsabile dei carabinieri, hanno ritenuto giusto fare quello che è stato visto. Io come tutte le persone presenti non sapevamo che la persona con cui si è interloquito aveva un certo passato e che aveva quella maglietta. Ci è stato detto che non lo sapevano nemmeno loro».
11.10 - «Ciro è solo una vittima della rissa, era venuto a Roma per tifare la sua squadra del cuore». È quanto affermano gli avvocati Sergio Pisani e Damiano De Rosa, difensori del supporter napoletano ferito gravemente sabato negli scontri del pre-partita di Coppa Italia, che questa mattina si sono recati nel carcere di Regina Coeli per la convalida del fermo del loro assistito. «Chiederemo di effettuare l'interrogatorio di garanzia in ospedale perchè - proseguono i due penalisti - le condizioni di Ciro restano gravissime. Per noi essere qui oggi ha un valore simbolico». Rispondendo a chi gli chiedeva delle condizioni del ragazzo, i penalisti hanno spiegato: «Le condizioni sono stazionarie ma questa notte c'è stato un nuovo picco che ha fatto preoccupare tutti»
10.54 - La Procura di Roma smentisce «che ci riscontro alcuno negli atti e allo stato delle indagini in corso circa l'esistenza di una seconda pistola che avrebbe fatto fuoco sabato contri i tifosi napoletani». «La notizia di una seconda pistola - precisa la Procura di Roma- è destituita di fondamento e rischia di interferire negativamente sulle indagini in corso e sulle delicate determinazioni che dovranno essere assunte in giornata»
10.05 - Sono stazionarie le condizioni di Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli ferito sabato. Lo si apprende dal Policlinico Gemelli dove è ricoverato il ventinovenne. (ansa)
09.40 - «È stata ritrovata una sola pistola e a quanto ci risulta è l'unica arma con cui sono stati esplosi i colpi. Tutto è contenuto nell'informativa che abbiamo reso alla Procura». Lo ha detto il questore di Roma Massimo Maria Mazza in merito alla vicenda del ferimento di tre tifosi del Napoli sabato scorso prima della finale di Coppa Italia, nei pressi dello Stadio Olimpico di Roma.
Oggi è in programma l'udienza di convalida per Daniele De Santis, l'ultrà romanista che per la procura ha sparato e i tre supporter napoletani feriti ma che hanno partecipato alla rissa prima degli spari, ovvero Ciro Esposito, ragazzo gravemente ferito, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti. La Procura di Roma ha chiesto l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per tutti ad eccezione, alla luce delle condizioni di salute, di Ciro Esposito.
Per De Santis l'accusa resta di tentato omicidio, ai napoletani la procura contesta il reato di rissa. Secondo quanto precisa la Procura di Roma, dunque, allo stato agli atti non vi sono prove testimoniali che parlano di un secondo uomo con una seconda arma, nè prove scientifiche a supporto di questa ipotesi. Gli unici testimoni, le cui dichiarazioni sono riportate nell'informativa della Digos, dicono di avere visto De Santis sparare. Altri testimoni aggiungono di avere visto tre persone con i caschi integrali allontanarsi all'arrivo del gruppo di ultrà napoletani.
(ansa)
09.10 - Potrebbe aver sparato una seconda pistola sabato scorso davanti allo stadio Olimpico, durante lo scontro a fuoco che ha portato al ferimento di un tifoso del Napoli, tuttora in ospedale in gravi condizioni, secondo quanto riportano questa mattina i quotidiani Il Messaggero e Il Mattino. A rivelare il particolare sarebbe stato un testimone, il quale ha riferito di aver visto «un altro uomo che sparava», precisando che «aveva il casco». Il testimone, un tifoso del Napoli - riferisce Il Messaggero - avrebbe raccontato che a Tor di Quinto, oltre a De Santis, un'altra persona aveva un'arma e avrebbe sparato dei colpi in aria. Secondo quanto riportato da La Repubblica, potrebbe però essersi trattato di un lanciarazzi.
(ansa)