Coppa Italia, Saviano attacca Abete: "Disastri degli ultrà sono anche colpa sua. Visti i risultati non c'è bisogno di lui"

05/05/2014 alle 15:15.
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Lo scrittore Roberto Saviano si scaglia duramente con Giancarlo Abete per via dei disordini di sabato sera prima della finale di Tim Cup. L'autore di "Gomorra", da sempre in prima linea nella battaglia contro la camorra, ha pubblicato sul proprio profilo un duro messaggio contro le istituzioni calcistiche e il capo della Figc. Questo il testo:

"Genny la Carogna è la comoda scorciatoia, ma sono altri i responsabili dei disastri degli ultrà. Uno tra tutti Giancarlo Abete. Sapete chi è? Abete è il presidente della FIGC, quell'organo che un ruolo nella riforma del calcio pure avrebbe dovuto averlo. Forse il nome non vi dirà molto, ma il volto sì, poiché predilige essere intervistato al termine delle partite della nazionale: nei momenti fatui. Sapete che questo signore è stato nominato il 2 aprile 2007, ovvero due mesi dopo la morte di Filippo Raciti a Catania?
Da allora sono passati sette anni, un'eternità. Nulla è cambiato e lo spettacolo visto ieri descrive lo stato comatoso dello sport più importante in Italia. Perché c'è bisogno di un Presidente della FIGC se il risultato è questo?
Perché in Italia i vertici non hanno mai alcuna responsabilità nei fallimenti?
Chiediamoci chi è Giancarlo Abete e quali sono stati i risultati del suo lavoro. La rabbia e l'indignazione vanno indirizzate, poiché altrimenti De Andrè avrà per sempre ragione e assisteremo inermi all'ennesima occasione in cui lo Stato si costerna, si indigna e si impegna, poi getta la spugna con gran dignità".