Fifa, ancora un 'no' alla moviola in campo. Vietati anche i messaggi sotto le maglie

01/03/2014 alle 16:23.
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«C'è stata un'epoca in cui la goal line technology non era in agenda. Poi l'argomento è stato discusso e l'introduzione della GLT è stato approvato. C'è il rischio che l'uso del video» durante la partita «modifichi la natura del nostro sport. C'è il rischio che l'arbitro, ad un certo punto, abbia bisogno del video per ogni decisione e chiederà di vedere le immagini prima di prendere una decisione. Questo succede in altri sport, che però sono diversi dal calcio», spiega Valcke. «Se fermiano le partite, è la fine. Sì, il video darebbe più informazioni. Ma in Brasile, per i Mondiali, ogni partita sarà seguita da 30-35 telecamere. Nulla, di quello che capiterà in campo, sfuggirà. Ma resterà comunque una partita tra due squadre, al momento non sappiamo quel potrebbe essere l'impatto del video sul nostro gioco. Il nostro non è un 'nò assoluto, non diciamo 'maì. Ma oggi non abbiamo gli strumenti per dire che l'utilizzo del video sarà utile e non avrà impatti sul gioco».

La Uefa, in particolare, ha chiesto di rimuovere l'automatismo dell'espulsione in caso di falli che vanifichino una chiara occasione da goal all'interno dell'area di rigore. Secondo l'Ifab, però, un'eventuale modifica del regolamento aumenterebbe il rischio di interventi violenti e di falli particolarmente duri. Il tema, come spiega Valcke, verrà comunque esaminato nuovamente in futuro.

L'IFAB ha inoltre approvato la modifica alla Regola 4. Nessun calciatore potrà esibire slogan, messaggi o immagini sulla maglia da gioco o sull'abbigliamento indossato sotto la divisa. Stop, quindi, anche a dediche a familiari, a compagni infortunati o a persone scomparse. La novità regolamentare «entrerà in vigore il 1° giugno e verrà adottata nei prossimi Mondiali», dice Jerome Valcke, segretario generale della Fifa. Se un calciatore alzerà la maglia per mostrare una scritta, l'arbitro non sarà tenuto a sanzionare il comportamento. Sarà l'organo disciplinare della competizione a valutare l'adozione di provvedimenti.

(adnkronos)