LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Occasione persa o pareggio prezioso in una giornata in cui si è sbagliato troppo? I romanisti si interrogano, cercando di interpretare lo 0-0 contro la Lazio. Garcia si mostra sicuro, pur tradendo un po’ di nervosismo. «Guardiamo le cose in maniera positiva, non abbiamo perso punti sulla Juve, pareggiando fuori casa e facendo di tutto per vincere. Dobbiamo migliorare sul piano offensivo, cercare di essere più determinati sotto porta». Il tecnico difende la prestazione dei suoi. «De Sanctis non ha subito alcun tiro nello specchio della porta, ma noi dovevamo riuscire a trovare velocemente il primo gol. Il secondo tempo abbiamo attaccato tanto, eravamo anche più tranquilli sul piano psicologico, mentre nel primo tempo la Lazio l’ha messa sul piano fisico, con delle intimidazioni in campo. Ho trovato comunque i giocatori concentrati, forse mancava un po’ di follia nel nostro gioco, ma è casuale, non legato all’emozione del derby».
Garcia non cambia idea nei confronti di Reja. «Ribadisco e continuo a pensare quello che ho detto. Punto». Il pareggio va stretto a Castan. «Abbiamo giocato solo noi, ci hanno aspettato per il contropiede. D’altra parte contro di noi giocano sempre così, ma almeno abbiamo conquistato un punto in una partita difficile. Ora pensiamo al Napoli». Mercoledì il ritorno della semifinale di coppa Italia, con le gambe che sembrano sempre più pesanti. «Non penso che siamo stanchi — continua Castan — nel derby c’è anche la pressione psicologica, ma la squadra è in forma. Ora vogliamo solo vincere mercoledì». Non soddisfatto, De Sanctis. «Siamo rammaricati perché abbiamo condotto il gioco ed è stato un peccato non aver concretizzato con un gol. Ora sono curioso di tornare al San Paolo, di vedere come sarò accolto. Per quello che è stato il mio rapporto con la gente, non posso che aspettarmi qualcosa di positivo. Poi molte volte subentrano altri fattori che condizionano le opinioni della gente. Vedremo».