Lo spettro doping e' allontanato. Ora Francesco Acerbi puo' concentrarsi sulla sua partita piu' importante: sconfiggere il tumore che e' tornato ad aggredirlo. Ma lo fara' in maniera limpida, senza piu' la macchia
E oggi la seconda sezione del Tna gli ha reso giustizia accogliendo il suo ricorso e revocando lo stop disposto in seguito al controllo a sorpresa che, comunque, gli ha permesso di scoprire il riacutizzarsi del male. ''Siamo molto soddisfatti perche' giustizia e' stata fatta, Acerbi da adesso in poi si puo' concentrare sulle cure e sulla sua guarigione - dice il suo avvocato, Mattia Grassani -. E' stato un confronto con la Procura antidoping e con il Tribunale di oltre un'ora molto franco e costruttivo. Hanno dimostrato una sensibilita' e un'attenzione a valutare il caso come eccezionale e assolutamente privo di precedenti o riconducibile ad altri casi di doping''.
Grassani si e' presentato davanti ai giudici assieme al medico sociale del Sassuolo, Donato Rutigliano, che ha portato come prove un esame che conferma la presenza della metastasi. Il calciatore 25enne, invece, non era presente perche' ha gia' iniziato il ciclo di cure. Ma oggi ha quantomeno ottenuto che la sua immagine venisse riabilitata. ''Gia' la sospensione era un'accusa infamante per un calciatore come lui, affetto da questa patologia, e gli rendeva la vita impossibile - spiega l'avvocato -. Ora si e' tolto questo spettro e puo' concentrarsi soltanto sulla sua guarigione''. Perche' il match piu' importante Acerbi vuole disputarlo da protagonista.
(ansa)