TRS - «Spero non sia un caso diplomatico, ma che rimanga soltanto un caso giudiziario: non c'è nessuna straordinarietà in questa situazione». Lo ha detto l'ambasciatore polacco a Roma Wojciech Ponikiewski, intervistato dal GR dell'emittente radiofonica, in merito ai tifosi italiani fermati in Polonia.
«In galera - ha precisato - rimangono 22 persone. Noi siamo in contatto con le autorità italiane, che stanno facendo di tutto per far rilasciare questi ragazzi. Però dobbiamo anche prendere in considerazione che la giustizia in Polonia è completamente libera, il potere politico non ha nessuna influenza diretta sul potere giuridico. Capiamo la sensibilità italiana, credo ci siano delle differenze culturali a livello di percezione delle tifoserie tra Polonia e Italia».
«Certi problemi - ha ricordato l'ambasciatore - sono cominciati alla vigilia, il giorno prima della partita. Diciassette tifosi laziali, in modo abbastanza aggressivo hanno arrecato disturbi in strada, per poi nascondersi nell'albergo in cui alloggiavano. Questa è la versione che ho avuto dalla polizia polacca. Giovedì pomeriggio, invece, 200 tifosi si sono comportati in modo aggressivo, causando scompiglio anche tra i cittadini, poi hanno attaccato la polizia. Sono state fermate 150 persone, tra cui 136 italiani, e persone di altre nazionalità». «Le autorità - ha concluso Ponikiewski - si sono mosse in modo efficace, l'ambasciatore italiano a Varsavia è in contatto con tutte le istituzioni, per aiutare i fermati, e trovare delle soluzioni 'più leggerè per questi ragazzi». Giovedì, a Varsavia, si terrà il vertice bilaterale italo-polacco.