«Quelle erano bozze che circolavano non era l'emendamento ufficiale, le cose reali sono che il Governo non intende procedere a nessuna cementificazione ma a superare un grande difetto infrastrutturale del nostro paese. Il Governo ha elaborato un testo defi
«Udine e Torino testimoniano che le società maggiori, con un dialogo costruttivo, hanno la possibilità di procedere a varianti ed accordi urbanistici e a strumenti perequativi, di compensazioni ha aggiunto Delrio in tema di impiantistica -.Noi prevediamo un percorso accelerato per le riqualificazioni e le costruzioni di nuovi stadi correlate anche a funzioni commerciali. La parte correlata agli insediamenti abitativi rimane di competenza dei comuni. Il Governo non darà nessuna procedura accelerata su questo tipo di soluzioni«. Un emendamento che non riguarderà soltanto gli stadi di proprietà. »Il Paese è carente di infrastrutture sportive di medie dimensioni, parliamo di palazzetti che servono a tante società minori e dobbiamo colmare questo gap ha proseguito -. Nella proposta che ho presentato c'è il tema della correlazione con la società sportiva: non si può pensare che questi progetti si autonomizzino dalla società sportiva e dalla promozione dello sport altrimenti diventa un'operazione commerciale invariante che non serve a nessuno».
(ansa)