Seduta nervosa in Borsa per le azioni dell'As Roma in attesa di novità dalla Cina. Il titolo del club giallorosso, dopo una serie di brusche inversioni di rotta, ha chiuso con un calo frazionale (-0,35% a 1,41%). Nel corso della giornata ha registrato prima una sospensione al ribasso (-5% teorico) e poi è arrivato a guadagnare il 2%. A scatenare questo andamento è l'incertezza sorta intorno alle trattative che porterebbero all'ingresso di un nuovo socio al posto di UniCredit.
Seduta nervosa in Borsa per le azioni dell'As Roma in attesa di novità dalla Cina. Il titolo del club giallorosso, dopo una serie di brusche inversioni di rotta, ha chiuso con un calo frazionale (-0,35% a 1,41%). Nel corso della giornata ha registrato prima una sospensione al ribasso (-5% teorico) e poi è arrivato a guadagnare il 2%. A scatenare questo andamento è l'incertezza sorta intorno alle trattative che porterebbero all'ingresso di un nuovo socio al posto di UniCredit.
E le ultime novità risalgono a ieri, con l'intervento della Consob, che ha costretto UniCredit a confermare l'esistenza della trattativa con i cinesi di Hna group guidati da Chen Feng. Un colosso con otto controllate quotate alla Borsa di Shangai che spazia dalle compagnie aeree agli aeroporti, dall'alimentare al turismo fino ai servizi finanziari. A far uscire allo scoperto la banca di Piazza Cordusio, è stato James Pallotta, numero uno della compagine americana che insieme a UniCredit detiene il 78% dell'As Roma, attraverso Neep holding (Usa al 69% e banca al 31%). Pallotta ha voluto precisare infatti che «non ci sono stati negoziati tra noi e potenziali investitori cinesi», ma che il pallino sta appunto tra l'istituto di credito e il gruppo asiatico.
Adesso quindi la parola sta alla banca, da sempre intenzionata a uscire da questa partita, in cui ci è cascata per effetto della fusione tra UniCredit e Capitalia. In base a quanto emerso nei giorni scorsi i contatti con Hna proseguono potrebbero portare a un risultato nelle prossime settimane (si parla di un pre-accordo per metà dicembre). Ad assistere in questa fase i cinesi di Hna Group ci sarebbe Rothschild, la banca d'affari guidata in Italia da Alessandro Daffina, advisor che in passato aveva traghettato il club giallorosso dalle mani dei Sensi proprio in quelle della nuova cordata americana.
Adesso quindi la parola sta alla banca, da sempre intenzionata a uscire da questa partita, in cui ci è cascata per effetto della fusione tra UniCredit e Capitalia. In base a quanto emerso nei giorni scorsi i contatti con Hna proseguono potrebbero portare a un risultato nelle prossime settimane (si parla di un pre-accordo per metà dicembre). Ad assistere in questa fase i cinesi di Hna Group ci sarebbe Rothschild, la banca d'affari guidata in Italia da Alessandro Daffina, advisor che in passato aveva traghettato il club giallorosso dalle mani dei Sensi proprio in quelle della nuova cordata americana.
(ansa)