Totti, anatomia del fenomeno: 37 anni e suggestione Mondiale

06/10/2013 alle 21:44.

“Quello che conta e' essere giovane nella testa, non sulla carta d'identita', e in questo senso Francesco e' ancora molto giovane”. Per Rudi Garcia il segreto dell’elisir di lunga vita sportiva di Totti e' racchiuso nel suo sentirsi ancora un ragazzino a dispetto dei 37 anni appena compiuti.

Lo spirito da Peter Pan, pero', non e' sufficiente a spiegare la seconda giovinezza che sta vivendo il capitano della Roma, autore a San Siro con l’Inter di una prestazione da Fenomeno e di una doppietta che lo ha portato a toccare quota 312 reti in carriera, di cui 285 con indosso la maglia giallorossa (a 290 scrivera' l’ennesimo record superando Del Piero come miglior marcatore assoluto con un’unica squadra), e 27 con quella azzurra (dalle varie under fino a quella maggiore) che potrebbe tornare ad indossare in Brasile.

Al di la' della suggestione mondiale, su cui non si e' ancora pronunciato in maniera netta (“se a maggio saro' in grandi condizioni e succedera' qualcosa, vedremo”), sorprende il rendimento di un campione che dovrebbe essere al crepuscolo e che invece continua a recitare in campo da assoluto protagonista. Il grave infortunio che stava per costargli i Mondiali del 2006 e' ormai solo un ricordo che si porta addosso con quella placca d'acciaio lunga 10 centimetri che gli tiene assieme tibia e perone; le critiche, gli sfotto', le malignita' di cui e' stato bersaglio negli anni (“ha il sedere pesante, non corre mai, va sempre per terra”) sono state spazzate via dai fatti.

A 37 anni appare in forma smagliante, merito anche di alcuni accorgimenti a tavola e nel lavoro quotidiano. Da un po’ di tempo segue uno stile di vita equilibrato: cura il sonno (fondamentale per i recuperi), non fa tardi la sera, rispetta gli orari. Altro fattore determinante e' l'alimentazione: rispetto alla scorsa stagione ha perso 2-3 chili (adesso pesa 78 kg), merito anche della visita al centro benessere di Chenot, a Merano (meta in passato anche di Maradona). Ad allungargli la carriera e' stata anche la dieta che segue da anni, perfezionata ultimamente con l’assunzione quasi esclusiva di proteine con pasti a base di pesce (non mangia piu' carne), pochissimi carboidrati, zero dolci e alcol (e' astemio), oltre alla cura per i dettagli a Trigoria (prima di ogni allenamento sedute di ginnastica posturale, stretching, esercizi di allungamento e potenziamento). Insomma, ‘mens sana in corpore sano’. E i risultati in campo si vedono.

Nei 562 minuti giocati dall’inizio del campionato, ha sfornato per i compagni ben 25 assist (leader in Serie A), giocando una media di 73,5 palloni a gara (con un tasso del 69,3% di passaggi riusciti). Nei quasi 3’ minuti di media a partita col pallone tra i piedi, illumina il gioco (14,6 giocate utili), recupera palloni (3,6), qualcuno lo perde (23,6), e ovviamente tira in porta (2,8). Utilizzando l’Ivg, che e' un indice espresso in trentesimi sul contributo quantitativo che un giocatore apporta alla propria squadra, e' poco sopra quota 20. Un po’ come gli anni che dimostra in campo.

(ansa)