Una passione che non conosce la crisi e non si ferma di fronte alla scomodita' di stadi fatiscenti e, in molti casi, obsoleti. E' quella dei tifosi che in tempi di austerity hanno rivisto il modo di seguire i loro beniamini, in casa e in trasferta, ma senza rinunciare a stare vicino alla squadra del cuore.
Chi non crede alla crisi quale causa delle defezioni sugli spalti e' invece Francesco Lotito, presidente dell'Associazione italiana Roma club, 150 club associati per un totale di 17-18mila tifosi iscritti: "La crisi c'e' pero' il numero dei tifosi dipende piu' dai risultati in campo: se una squadra vince lo stadio e' pieno, anche con sacrifici ma i tifosi rispondono sempre". A cambiare le abitudini dei tifosi anche le leggi per sconfiggere la violenza negli stadi, a partire dalla tessera del tifoso. "I nostri tifosi hanno la tessera del tifoso, non abbiamo problemi ad andare in trasferta -evidenzia Lotito, presidente dell'Associazione italiana Roma Club all'Adnkronos-. Ci sono invece molti che non hanno voluto fare la tessera e non ci vanno, il problema e' legato agli atteggiamenti ideologici pro o contro la tessera. Con l'As Roma club away, sospesa da due partite, la societa' ha fatto certamente tutti gli sforzi possibili per far andare in trasferta anche i tifosi che non avevano la tessera, poi si sono verificati incidenti. Il problema rimane il come ci si comporta in trasferta: chi si comporta tranquillamente non ha problemi". "Con il biglietto nominativo e la tessera del tifoso e' piu' complicato venire allo stadio in trasferta -spiega Morandini che riferendosi ai supporter friulani aggiunge-. Anni fa per seguire la squadra lontano da Udine stava a chi organizzava prendere i biglietti per tutti, oggi una persona puo' prendere al massimo 4 tagliandi. Ci sono dei problemi in piu' che hanno allontanato i tifosi". A trovare d'accordo tutti lungo lo Stivale la necessita' di attuare una legge sugli stadi che permetta agli impianti italiani, tra i piu' vecchi d'Europa con una eta' media di 64 anni in Serie A, 53 in B, di trasformarsi e diventare dei 'salotti' fatti su misura per seguire la partita.
"Per gli appassionati si tratta del primo problema -afferma il presidente Airc Lotito-. Girando per l'Europa, e non mi riferisco solo ai paesi piu' ricchi, come Germania e Inghilterra, si vedono impianti fantastici. Approvare la legge sara' certamente utile per accorciare i tempi burocratici ma e' ancora vivo il tema delle risorse economiche: gran parte degli stadi sono proprieta' dei comuni che non vogliono pagare per fare gli impianti, forse anche giustamente visti i trasferimenti erariali sempre minori, ma soprattutto va risolto il problema dei collegamenti e dei parcheggi". "A Milano non possiamo lamentarci -aggiunge Munafo' dell'Aimc-. San Siro, per come e' organizzato, con la possibilita' di girarlo e andare al museo e' sempre pieno. Non so se e' il terzo o quarto monumento piu' visitato di Milano. All'estero si vedono impianti che hanno un'altra dimensione, con una visibilita' eccezionale oltre a una fruibilita' 360 giorni l'anno che e' un bell'indotto per le societa'". Ad essere un passo avanti e' Udine, il 'Friuli' e' infatti in questi mesi sottoposto a restyling. "Lo stadio nuovo sara' la nostra piu' grande vittoria, al di la' di quelle sul campo, perche' siamo convinti che ci dara' una marcia in piu'. Abbiamo un clima un po' piovoso e avere parte delle tribune scoperte e' un problema, in piu' c'e' la pista di atletica che non aiuta a vedere bene il rettangolo di gioco", spiega Morandini.
Nonostante le tante difficolta' i tifosi non sembrano comunque demoralizzati, anzi, sugli spalti ogni domenica va in scena la parte piu' sana del calcio: la passione e il calore dei tifosi. "I cori piu' frequenti sono sempre quelli per Marek Hamsik, e' il nuovo re di Napoli, basta che tocchi palla e viene giu' il San Paolo -dice Caruso della Nuova associazione Napoli Club-. Adesso c'e' l'avventura Champions, sono convinto che il Napoli se la giochera' con tutti, arbitri permettendo". A Milano, sponda rossonera, i decibel allo stadio sono pronti ad aumentare quando Kaka' tornera' dall'infortunio agli adduttori. "Io rappresento la tifoseria calorosa ma silente -tiene a precisare Munafo' dell'Aimc-. Ma sono certo che tra i cori piu' gettonati ci sara': 'Siam venuti fin qua per vedere segnare Kaka''". E se i tifosi friulani restano affezionati al coro "Udine, Udine", la tifoseria giallorossa ha gia' un nuovo idolo, il brasiliano Maicon. "Fin dal ritiro di Riscone di Brunico ha riscosso grandi consensi in termini di cori - conclude il presidente dell'Airc Lotito- viene visto come un grande combattente, un giocatore di grandissimo spessore".
(adnkronos)