Esilio dorato per Cavani, Jovetic e Marquinhos. Quanti addii in A

18/08/2013 alle 14:19.

L'affare economico lo ha fatto le società, ma il campionato continua a impoverirsi. Edinson Cavani, Marquinhos e Stefan Jovetic hanno portato nelle esauste casse di tre club italiani di fascia A oltre 120 milioni di euro

 L'affare economico lo ha fatto le società, ma il campionato continua a impoverirsi. Edinson Cavani, Marquinhos e Stefan Jovetic hanno portato nelle esauste casse di tre club italiani di fascia A oltre 120 milioni di euro ma continua la diaspora dei top player certificando, al di là delle classifiche Uefa, il declassamento del calcio nazionale. L'anno scorso a partire erano stati, tra gli altri, Thiago Silva, Ibrahimovic, Lavezzi, Verratti mentre a gettare la spugna erano stati stagionati campioni come Inzaghi, Gattuso, Nesta e Del Piero.

Quest'anno l'esodo milionario ha riguardato in primo luogo Cavani per il quale il Psg ha pagato 64 mln di clausola di rescissione. Irrinunciabile anche l'offerta per il 18/enne Marquinhos che la Roma ha lasciato sempre ai paperoni del Psg per 31 mln (un anno dopo averlo preso per 5) mentre Jovetic avrebbe preferito finire alla , ma la l'ha pilotato al Manchester per 30 mln. Il 'noi non ci saremò della serie A orfana di vari protagonisti di spicco prosegue con un nazionale, Emanuele Giaccherini, protagonista in Confederations Cup, che la ha lasciato emigrare al Sunderland per 7,5 mln.

Diverse le motivazioni di altre partenze: Maarten Stekelenburg, che a Roma non ha mai convinto, si è accasato al Fulham per 5,6 mln. Dopo due poco convincenti stagioni alla Roma e al Milan finisce l'avventura del 22/enne Bojan Krkic: il , titolare del cartellino, lo ha spedito a farsi le ossa all'Ajax. È fuggito dalla Lazio Mauro Zarate che ha rinunciato al lodo arbitrale nella causa per mobbing ritenendosi libero per una norma del diritto internazionale. Ora si è rivolto alla Fifa e ha firmato un contratto con gli argentini del Velez. Comunque, in Italia non si farà più vedere.

Ci sono poi due ultratrentacinquenni protagonisti di mille battaglie che hanno lasciato. Il campione del mondo Simone Perrotta ora penserà al suo incarico di rappresentante dei calciatori nel consiglio della Figc, mentre uno degli eroi del triplete, Dejan Stankovic, si è arreso ai suoi acciacchi. Diverso l'addio del del Torino Jean Francois Gillet: lui avrebbe continuato volentieri, ma è inciampato nel calcio scommesse e in appello è stato confermato lo stop per tre anni e sette mesi. Sarà dura ricominciare a 38 anni.

(ansa)