Sacchi: "Florenzi farà molta strada. De Rossi? Può restare"

02/07/2013 alle 19:23.

TRS - Arrigo Sacchi, attuale coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili azzurre, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica romana. Q

“So già di dire cose che nessuno ascolterà. La visione del calcio in Italia non è legata al gioco, a differenza di ciò che accade in altri Paesi e se non si parte dai gioco, per i giovani non c'è spazio.Un dirigente illuminato va a prendere giocatori giovani, perché sono maggiormente ricettivi. Purtroppo qui si punta sul tutto e subito col risultato che tutto e subito spesso non si legano. Insigne raramente ha giocato titolare. Immobile ha avuto poco spazio nel Genova. La realtà italiana è questa, snobba i giovani perché snobba il gioco. L'Italia è un Paese ignorante. Non si cura dei giovani e non li fa crescere. Per i giovani c'è bisogno di tempo, di pazienza. Di istruzione al gioco, ma chi fra dirigenti e allenatori ha voglia di proporre questo?

Spero che non commetta l'errore di tanti tecnici stranieri, che si omologano a un campionato troppo spesso povero di idee. Al Lille ha fatto molto bene, lanciando anche giovani che poi si sono affermati in realtà superiori. Roma ti coccola e ti vizia, e a volte ti taglia. E' quello che spero non capiti a , ragazzo di grandi qualità. Con Zeman, che spero trovi una panchina al più presto perché propone i giovani, giocava. Poi ha giocato molto meno. inganna perché si pensa che sia solo un faticatore, mentre ha qualità notevoli e può fare strada. La sta già facendo.

Credo che fra e la Roma non sia finita. Daniele è un ragazzo serio. Il calcio è la cosa più importante fra le cose meno importanti. Stimo tantissimo , però per la sua permanenza a Roma devono esserci dei presupposti, il primo è la serenità, e ritrovandola sono convinto che lui possa restare. Per me è un grande calciatore, in Nazionale ha continuato a dimostrarlo. Quando ero dirigente del Real Madrid lo avrei voluto. E' ancora giovane, ha trent'anni. Può fare ancora molto. Roma merita di più di giocarsi una stagione in un derby. Sarà pure una piazza calda, a volte difficile, ma è una à straordinaria, che può metterti nelle condizioni migliori per lavorare"