Nell'ambito del processo sportivo al Calcioscommesse, la Commissione Disciplinare Figc ha respinto come ''inammissibile poiche' relativa a circostanze notorie o irrilevanti'' l'istanza dell'avvocato della Lazio,
Nell'ambito del processo sportivo al Calcioscommesse, la Commissione Disciplinare Figc ha respinto come ''inammissibile poiche' relativa a circostanze notorie o irrilevanti'' l'istanza dell'avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, che aveva chiesto l'ammissione come teste del team manager, Maurizio Manzini, a difesa del capitano biancoceleste, Stefano Mauri, accusato di doppio illecito nelle presunte combine di Lazio-Genoa (14 maggio 2011) e Lecce-Lazio (22 maggio 2011).
''Quegli incontri di Formello e di Lecce (con Alessandro Zamperini, amico di Mauri anche lui imputato, ndr) erano finalizzati alla consegna di biglietti aveva detto Gentile alla corte presieduta da Sergio Artico nell'aula allestita presso l'NH Vittorio Veneto Hotel di Roma -, indichiamo come teste Maurizio Manzini, il team manager. E' un fatto ripeto notorio, ma se dovesse essere messo in discussione dalla procura, allora insisto nell'ammissione della prova''.
''Riteniamo questo irrilevante aveva replicato il procuratore federale Stefano Palazzi prima della decisione della Commissione -. La consegna dei biglietti non e' idonea a contrastare l'ipotesi accusatoria. Ne chiediamo quindi il rigetto''.
(ANSA)