La voce del padrone arriva ancora dagli Stati Uniti. Meno di due settimane fa James Pallotta era intervenuto per presentare a New York il nuovo tecnico Rudi Garcia, stavolta invece il presidente della Roma sceglie un giornale economico per far
«Noi stiamo facendo della Roma un brand. Le squadre di calcio in Italia passano di mano in base ai ricavi, ma anche ad una certa quantità di ego. Noi non lo abbiamo fatto per l'ego. Le squadre dovrebbero essere gestite come un business, non come un hobby». Insomma, lo scopo deve essere uno soltanto: «fare soldi». E per riuscirci la Roma è andata a caccia dei tifosi-consumatori in un campo finora inesplorato, la rete. «Prima del nostro arrivo non c'erano social media. Zero. La precedente proprietà non ha fatto nulla, dimenticandosi di Facebook o Twitter. Non c'era alcuna gestione dei tifosi» ricorda Pallotta, che vuole un nuovo stadio hi-tech in cui si potrà accedere senza biglietto in mano (basterà uno smartphone) e con la possibilità di ordinare al bar restando comodamente seduti. «Le persone ordineranno molto di più se non devono lasciare il proprio posto» la convinzione del presidente che però dovrà prima pensare a spendere sul mercato per allestire una squadra in grado di vincere in Italia e all'estero: «Abbiamo molti nuovi giocatori. Ci vorrà tempo».
Garcia, che si appresta a tornare nella Capitale per cercare casa e programmare il ritiro di Riscone di metà luglio (non più di dieci giorni), è in attesa che il ds Sabatini piazzi i primi colpi. Per Benatia dall'Udinese è solo questione di tempo, mentre sembra sfumata la trattativa con la Dinamo Zagabria per il 17enne difensore centrale Jedvaj. A Trigoria, infatti, non sono arrivati i documenti controfirmati da parte del club croato per il via libera all'offerta. In entrata la Roma è sempre sulle tracce di Nainggolan anche se Cellino non sembra voler cedere, e alla ricerca di un portiere (piacciono i brasiliani Julio Cesar e Rafeal). In uscita, invece, Pjanic strizza l'occhio alla Spagna ignorando l'interesse del Borussia Dortmund: «Fin dall'infanzia tifo per il Real Madrid, è il mio club preferito. Il Barcellona? A chi non piacerebbe giocare per il club catalano?» dice, precisando che «a Roma mi sento bene e non so se lascerò la squadra questa estate».
Squadra che da fine luglio ai primi di agosto sarà in America in tournee per alcune amichevoli: la prima contro l'All-Star Game della Mls (31 luglio a Kansas City, poi tappa a Boston), la seconda quasi certamente a Toronto contro la squadra di casa (Toronto FC), mentre per l'ultima che si potrebbe disputare a New York, Washington o Baltimora si sta attendendo la risposta del Chelsea di Mourinho.
(ansa)