I tempi non sono ancora maturi. Bisognerà aspettare qualche giorno per conoscere il nome dell'allenatore che il prossimo anno siederà sulla panchina della Roma. «L'annuncio arriverà a metà della prossima settimana» ha fatto sapere il ds giallorosso, Walter Sabatini, al termine dell'ennesima giornata di lavoro trascorsa stavolta non a Trigoria ma a due passi da Piazza del Popolo, allo studio Tonucci. «Assolutamente improbabile sia italiano, al 90% sarà straniero» l'identikit tratteggiato dal dirigente, impegnato a tutto tondo sia sul fronte allenatore sia su quello
«Assolutamente improbabile sia italiano, al 90% sarà straniero» l'identikit tratteggiato dal dirigente, impegnato a tutto tondo sia sul fronte allenatore sia su quello del mercato. Insomma quella di Sabatini non appare certo una posizione traballante, ma la società ha voluto comunque allontanare qualsiasi tipo di rumors legato a un suo addio dopo quello ancora fresco del dg Baldini. Per questo, attraverso Twiter, ha smentito «categoricamente qualsiasi voce sulle presunte dimissioni del ds».
Sabatini, anzi, ha rassicurato l'ambiente sul fatto che sta lavorando per costruire «sicuramente una grande Roma». «Se il nuovo allenatore sarà un nome di prestigio? Di prestigio sono le persone. Stiamo aspettando così tanto perchè stiamo ragionando su tutto per fare le cose nel migliore modo possibile» ha quindi aggiunto, atteso da un weekend di lavoro fuori dall'Italia per cercare di concretizzare la scelta del tecnico (e per perfezionare alcune operazioni di mercato). I viaggi potrebbero portarlo in Francia e Spagna, luoghi dove si trovano due candidati alla panchina romanista. Il primo, che piace di più a Sabatini, è Marcelo Bielsa.
'El Locò è ora in pole dopo l'addio ufficiale in serata dall'Athletic Bilbao. «La giunta direttiva ha deciso all'unanimità di non proporre il rinnovo a Bielsa» ha infatti spiegato Josu Urrutia, presidente del club basco, sancendo il divorzio dall'allenatore argentino, ora libero di accettare l'offerta dei giallorossi. Il secondo in lista, più staccato, è invece Rudi Garcia, tornato dalle ferie in Marocco per incontrarsi col presidente del Lilla, Michel Seydoux, e trattare la risoluzione del contratto con una buonuscita (da un milione di euro) che permetta di chiudere con un anno d'anticipo rispetto alla naturale scadenza. Praticamente accantonate, per diversi motivi, le piste che portano a Laurent Blanc e Roberto Mancini. Fino alla fine, però, c'è chi giura di non dare per scontato ancora nulla perchè potrebbe arrivare «un colpo di scena» rappresentato dall'arrivo di un 'mister X' finora sconosciuto in grado di cambiare totalmente le carte in tavola.
(ansa)
