«Lavorerò per la felicità dei tifosi. Sono fiero di arrivare in questa grande famiglia per cercare di vincere dei titoli in questo grande club». Si presenta così il nuovo tecnico della Roma, Rudi Garcia. Dagli uffici di New York del presidente Jam
Dopo aver ringraziato il suo ex club («mi ha fatto crescere professionalmente come calciatore e che mi ha permesso di vincere come allenatore»), Garcia ha spiegato di essere «molto fiero ed onorato di arrivare alla Roma, sono in questo grande club per cercare di vincere dei titoli. Sono convinto che la Roma debba ritrovare l'Europa». Attraverso il suo modo di intendere il calcio. «La mia filosofia di gioco è offensiva, ma non dimentico che per vincere le partite serve anche un'ottima base difensiva - ha spiegato - Sono una persona fedele: sono rimasto a lungo al Lille e spero possa essere cosà anche alla Roma. Conosco il club, cosa rappresenta, i giocatori, ora ho bisogno di andare sul posto e conoscere gli uomini a Trigoria. È molto importante. Sono un allenatore che ha bisogno di amare i giocatori per portare avanti con loro un progetto per andare lontano».
E lontano vuole arrivare la Roma dopo due stagioni al palo. «Ma Garcia continuerà a sviluppare il percorso intrapreso dandoci allo stesso tempo le migliori opportunità per vincere da subito» la convinzione del Ceo, Italo Zanzi. «Lo conosciamo bene, lo seguiamo da qualche anno e per noi rappresenta un pò una sintesi tra gli allenatori avuti - ha evidenziato il ds Sabatini - Lo abbiamo preso per i risultati, per la storia, per la sua attività polivalente. L'ultima motivazione che ci ha spinto è la sua grande voglia di Roma. Lo considera un traguardo importantissimo nella sua carriera, speriamo quello definitivo».
E ad augurarselo è soprattutto Pallotta. «Lavoriamo tutti i giorni per costruire una squadra che deve essere competitiva ed ad alto livello per i prossimi anni - ha ribadito il presidente prima di spendere qualche parole per l'addio del dg Baldini - Voglio ringraziare Franco: ho un'ottima opinione di lui, lo ritengo un amico e voglio fargli gli auguri per qualunque cosa si troverà a fare dopo questa esperienza». Andrà avanti invece il piano di sviluppo della Roma e del suo marchio, compreso il progetto del nuovo stadio di proprietà. «Ci lavoriamo dal gennaio 2012 e non siamo lontano dal poterlo presentare. Credo che le persone saranno piacevolmente sorprese e credo che tutto il progetto possa essere il più bello che si sia visto in Europa, non in Italia».
(ansa)