'Mi chiederete come si sta a Buoncammino (il carcere di Cagliari, ndr) e io vi dico che si sta bene, tanto prima o poi ci finirete tutti, toccatevi pure...''. Massimo Cellino e' tornato, alla sua maniera. Salito sul palco dell'Accademia musicale Fanny, per la sua prima uscita in pubblico dopo la liberazione, il presidente del Cagliari ha accolto cosi' il suo pubblico, un migliaio di persone accorse nel centro sportivo di Assemini (dove si allena la squadra rossoblu', ma dove ha sede anche la scuola di musica intitolata alla madre di Cellino, scomparsa qualche anno fa) per non perdersi il concerto dei Maurilios.
Poche parole, ma Cellino ha lasciato il segno anche stavolta. Non ha voluto parlare con la stampa, ne' prima ne' dopo il concerto. Solo musica: quasi due ore sul palco con i suoi Maurilios e le bravissime coriste dell'Accademia Fanny. Jeans, maglietta nera da 'metallaro' con tanto di scritta ''Fuck off'' sulla schiena e bandiera americana a stelle strisce sulla testa a mo' di bandana. Cosi' Cellino si e' presentato ieri sul palco.
Ad applaudirlo c'erano tutti: la moglie Francesca, i parenti piu' stretti, gli amici di sempre e centinaia di tifosi rossoblu' che, tra una canzone e l'altra, hanno intonato il classico coro ''Un presidente, c'e' solo un presidente''. Tanto rock per una serata di beneficenza voluta da Cellino per festeggiare il ritorno alla liberta'. Il presidente del Cagliari era stato arrestato il 14 febbraio scorso nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cagliari sui lavori di realizzazione dello stadio Is Arenas di Quartu. Poi ando' - controvoglia - ai domiciliari (voleva restare a Buoncammino), fino al giorno della liberazione, il 14 maggio. E dopo la musica, tutti ora si attendono che torni a parlare anche di calcio. Il suo Cagliari ancora non sa dove giochera' le partite in casa del prossimo campionato. Una vicenda complicata dal futuro incerto.