Doveva essere il giorno della fumata bianca del nuovo allenatore e invece in casa Roma è stato quello dell'annuncio dell'addio di Franco Baldini. Il direttore generale si congeda dalla Capitale dopo due anni contraddistinti da poche luci e troppe ombre, e soprattutto abbandona la nave lasciandola in piena burrasca dopo l'ennesima stagione fallimentare conclusa senza la qualificazione alle coppe europee e col ko in finale di Coppa Italia nel derby con la Lazio. In Inghilterra sono certi che presto sarà di nuovo in pista, a Londra nello staff del Totten
«Voglio ringraziare la proprietà per l'opportunità che mi è stata data. Sono stato benissimo a Roma e auguro il meglio per il club, i giocatori e tutti i tifosi» le uniche parole di Baldini che prima di risolvere consensualmente il rapporto professionale (lasciando sul tavolo due anni di contratto e 2,2 mln lordi) ha atteso l'ufficialità della cessione di Stekelenbrug al Fulham (5,6 mln, di cui uno finirà nelle casse dell'Ajax) poichè le firme apposte sui contratti erano le sue. Il dg saluta quindi cedendo il passo a Walter Sabatini e Italo Zanzi. Le operazioni calcistiche resteranno prerogativa del direttore sportivo che riporterà direttamente al Ceo americano, uomo di fiducia del presidente Pallotta a Trigoria. Proprio il businessman di Boston ha ringraziato Baldini «per il lavoro svolto al servizio della Roma nel corso delle due stagioni passate. Franco ha avuto un ruolo importante nel lancio del nostro progetto. Gli auguriamo il meglio per le sue attività future».
A preoccupare i tifosi giallorossi, però, sono soprattutto le attività future della Roma nonostante le rassicurazioni dello stesso Zanzi. «La nostra priorità rimane il successo sul campo - ha spiegato il Ceo - Abbiamo fiducia nel nostro futuro e vogliamo continuare a costruirlo sulla base del talento che abbiamo assemblato in questi due anni. Sabatini ed io lavoreremo a stretto contatto con Pallotta per formare il nostro staff tecnico e la rosa per questa stagione». E per prima cosa dovrà essere sciolto il nodo allenatore. Sabatini anche oggi è rimasto a Milano per incontri di lavoro riguardanti la scelta del nuovo tecnico.
In lizza i nomi sono sempre quelli dei francesi Rudi Garcia (cercato da Psg e Malaga) e Laurent Blanc (anche lui nel mirino del Psg), con la suggestione Roberto Mancini all'orizzonte. Con gli agenti dei primi due il ds ha discusso, approfondendo questioni che vanno dalla rosa della squadra alle prospettive di successo, passando ovviamente per il budget di mercato. Diverso il discorso per Mancini, con cui non c'è stato un vero e proprio incontro ma solo dei contatti col suo entourage. L'eventuale trattativa con l'ex manager del Manchester City anche se vista di buon occhio da parte della tifoseria, potrebbe avere come controindicazione la parte economica relativa all'elevato ingaggio e allo staff da portare a Trigoria.
(ansa)