AAA sponsor cercasi: la Serie A ai tempi della crisi. Roma senza marchio

28/05/2013 alle 19:21.

Aziende locali, marchi di famiglia, qualche volta uno spazio vuoto sul petto che purtroppo non è un richiamo vintage agli anni del calcio in bianco e nero, quando la maglia non era ancora 'macchiatà dallo sponsor. Il calcio italiano ai tempi della crisi fa i conti con la contrazione della spesa pubblicitaria. E si ritrova con squadre come Roma, Lazio o Catania in cerca di un partner commerciale per abbinare i nomi

L'altra soluzione è quella dell'azienda-azionista: continuerà infatti fino al 2016 il matrimonio (nato nel '95) tra Pirelli e Inter, un quinquennale che nell'ultima stagione a bilancio, il 2012, ha portato nelle casse di Morati 12,95 milioni di euro: a versarli Marco Tronchetti Provera, azionista col 13 per cento del club nerazzurro. I dati asettici delle società di rilevazioni parlano addirittura di un fatturato in crescita per il campionato che fu il più bello del mondo: 85 milioni generati dai main sponsor nell'ultima stagione, secondo Sport+Markt, contro i 73 del 2012. Ma l'80 per cento dei ricavi viene da metà dei 20 club di A, solo la Spagna in piena crisi finanziaria è indietro (78,7 milioni, e lì da padrone la fanno solo in due, Real e Barca), la Premier League inglese invece è lontanissima (148,7) e anche la Bundesliga di Bayern e Borussia è avanti (119,8). Una serie A spaccata in due, con le grandi che offrono appeal e una crisi di sistema per le altre, anche a prescindere dal risultato? Roma è il caso simbolo. La Lazio è stata quest'anno l' unica delle 20 a giocare senza scritte sulle maglie e va avanti così - a parte apparizioni spot - da sei anni: risultati in campo e riscontri di bilancio non ne hanno risentito per nulla, come insegna la recente vittoria di Coppa Italia milioni. Ma ora sarà derby anche di sponsor: la Roma ha portato a scadenza il suo accordo con Wind (6 milioni l'ultimo anno, con il milione aggiuntivo per la qualificazione all'Europa sfumato proprio per il ko con la Lazio), e per ora non ci sono nuovi nomi da stampare sulla maglia in vista: Volkswagen, partner commerciale delle nuova linea made in Usa, dovrebbe moltiplicare per sei il suo investimento attuale che tanti passaggi tv gli ha già fruttato, con e compagni.

Alle prese con un 'AAA sponsor cercasì anche il Catania, una delle poche realtà del Sud rimaste in A, e protagonista di stagioni brillanti: l'appoggio della Regione, con la scritta 'Arance di Sicilià , non può andare oltre. Il club etneo è alla ricerca di nuovi partner. Rinnovata invece anche per il prossimo anno la partnership tra Sardegna e Cagliari, che ha come sponsor anche Tirrenia. Casi a parte sono quelli della neopromossa Sassuolo, dove la fa da padrone ovviamente la Mapei del patron Squinzi: è così dal 2004, data di arrivo dell'attuale presidente Confindustria. Fatti in casa anche i marchi del Livorno che aspira a salire in A: oltra alla Carige legata alla genovesità di Aldo Spinelli, ci sono due marchi dell'azienda di logistica del patron. La localizzazione guida le scelte dell'Empoli, l'altra pretendente alla A: lo sponsorizza Ngm, azienda di telefonia cellulare della zona che supporta in A anche il . Il quale per parte sua ha anche un accordo con un'azienda di ceramiche azionista del club. Non è invece solo il disastro della retrocessione a pesare sul rapporto tra il Siena e il Montepaschi: gli otto milioni l'anno dell'istituto era tra i contributi più alti della serie A, ma lo stop dopo la scadenza del 30 giugno era scontato. Qualche timido filo si è riannodato, ma se si arriverà a un nuovo accordo sarà di sicuro tutt'altra musica.

(ansa)