Un fuoriclasse amatissimo, longevo, immodesto. Un articolo pubblicato oggi nelle pagine sportive del 'New York Times' inquadra così Francesco Totti, l' «idolo di Roma che
Secondo l'autore, al contrario del calcio italiano che sta perdendo terreno nei confronti dei giganti europei, il capitano romanista vede ancora una lunga strada davanti a sè, di gol e successi, con la sua squadra e forse anche con la nazionale.
L'articolo indugia a lungo sulle doti di goleador di Totti e della sua voglia di raggiungere il record assoluto in serie A di Piola, ma anche sul ruolo, del trequartista o fantasista, che di di Baggio e Del Piero, ma che lo avvicina soprattutto a Messi, nonostante l'argentino sia «l'unico - ha detto poco tempo fa il romanista in una frase riportata dall'autore - che fa cose che io non potrei fare. Sono i numeri che lo dicono».
C'è un record da battere, a spingere il campione oltre i normali limiti di una lunga vita agonistica, rileva l'autore, ma anche una certa impossibilità a rinunciare ad essere il re di quel Colosseo moderno che è l'Olimpico e a cominciare a immaginare il suo futuro lontano da quello stadio.