E' passato alle cronache come il 'nemico' di Francesco Totti e a distanza di 7 anni da quel brutto fallo che costo' un lungo stop al fuoriclasse della Roma, mettendo a repentaglio anche la partecipazione al Mondiale tedesco, Richard Vanigli ancora non si da' pace per quel brutto tackle. ''E' vero, avrei potuto rovinare la sua carriera ma soprattutto lui avrebbe potuto rovinare la mia - ricorda il 41enne forlivese, oggi allenatore in seconda della squadra della sua citta'
Sono passati 7 anni da allora, Totti si appresta a spegnere le 20 candeline in Serie A e Vanigli gli rende tutti gli onori: ''Quello che sta facendo e' sotto gli occhi di tutti, sta facendo qualcosa di straordinario, non solo i gol ma anche per le prestazioni e la professionalita' che sempre ci mette. Rimarra' nella storia e non ce ne sono stati molti di giocatori cosi', e poi non credo che abbia voglia di fermarsi. Con l'entusiasmo che si ritrova sono convinto che Totti possa togliersi altre grandi soddisfazioni''. In questi 20 anni Totti ha preso calci a destra e sinistra ''e mio malgrado e' toccato a me fare quel fallo, la pubblicita' che mi sono fatto in quella circostanza non e' stata delle migliori, lo so. Francesco ha subito tanti falli e tanti anche cattivi e penso che quel fallo di quel 19 febbraio e' stato il meno duro e il meno volontario. Il mio fu un intervento dettato dal temperamento, lui mi ha spostato e nello slancio e' caduto male''.
Telefonate e abbracci riuscirono a far dimenticare quel fallo e oggi Vanigli si dice felice di poter mandare un messaggio di auguri al fuoriclasse giallorosso, con una 'dedica' mondiale: ''Se riuscira' a mantenere questa condizione c'e' la Nazionale li' che lo aspetta e sarebbe un valore aggiunto per tutti. Per quanto mi riguarda e nella mia nuova veste posso solo dire: dio bono, se potessi allenarlo....''.
(ansa)