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«Tutti i membri dell'equipe medica hanno omesso di impiegare il defibrillatore». I medici sono chiamati «a detenere nel proprio patrimonio di conoscenza professionale il valore insostituibile del defibrillatore»: lo scrivono i periti del gip nella consulenza sulla morte del calciatore Piermario Morosini. (ansa)
I periti del gip inoltre hanno confermato nelle loro conclusioni che il calciatore Piermario Morosini morì per «cardiomiopatia aritmiogena». «Il decesso - scrivono - è inquadrabile come morte improvvisa cardica aritmica, secondaria a cardiomiopatia da cui era affetto, precipitata dallo sforzo fisico intenso».
(ansa)