Lega, Beretta: "Gli stadi sono la vera penalizzazione del calcio italiano. Serie A a 18 squadre? Servono riflessioni strutturali"

25/03/2013 alle 14:35.

«La riforma della Serie A a 18 squadre? Non ha senso parlarne in maniera non organica. Servono riflessioni strutturali». Lo ha detto il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta

«Come in tutte le cose bisogna prima ragionare all'interno delle singole leghe e poi confrontarsi dentro il consiglio federale – ha rilevato il rappresentante del massimo campionato di calcio italiano -. È evidente che riforme di questo genere comportano rapporti con le altre leghe perchè toccano il numero delle promozioni e delle retrocessioni. Non ha senso parlarne in maniera non organica. Servono riflessioni strutturali».

Anche il presidente del Aurelio De Laurentiis parla della situazione degli stadi in Italia: "Se potessi costruire un nuovo stadio abolirei le curve. Prima degli stadi dobbiamo liberalizzare il rapporto tra club e tifosi. La società stabilisca un decalogo con regole alle quali tutti devono attenersi per venire in un luogo pubblico straordinario"

(ansa)

 

«Gli stadi sono la vera penalizzazione strutturale che il calcio italiano ha nei confronti del grande calcio tedesco, spagnolo e inglese. Sono questi i paesi dove ci sono stadi di nuova generazione di proprietà, o comunque gestiti da società di calcio. Questo fa un'enorme differenza nella qualità del prodotto stadio, nella fidelizzazione dei tifosi che già ci sono e a quelli a cui dobbiamo guardare per ampliare la platea impressionante che segue già il calcio».

Il presidente della Lega calcio di Serie A, Maurizio Beretta, punta sugli stadi per il rilancio del calcio italiano. «Se penso all'Italia oggi vediamo che ogni fine settimana ci sono, tra tv e stadi, circa 10 milioni di persone che seguono il grande calcio di Serie A: una realtà straordinaria da cui partire, con spazi di crescita e di miglioramenti importanti».

(adnkronos)