Al Qaddumi: "Qualcuno non vuole il mio ingresso nella Roma. Dietro di me un fondo arabo. Perchè gli americani hanno firmato un preliminare? Non sono scemi" (AUDIO)

15/03/2013 alle 12:54.

CSS - Questa mattina, nel corso della trasmissione radiofonica Te la do io Tokyo, è andata in onda all'interno di un approfondimento realizzato dall'emittente radiofonica, un'intervista ad Adnen Aref Al Qaddumi, realizzata poco dopo la firma dell'accordo preliminare. Queste le sue parole:

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Che succede?

Non so cosa è successo, più che altro non so perchè è successo questo casino. Credo che qualcuno non voglia che entri nella Roma.

All'interno della stessa Roma ci sono resistenze verso di lei

Altrimenti non si capisce come è uscita la notizia, che non doveva uscire. L'accordo preliminare era molto riservato, confidenziale. Una volta finito tutto, quando Pallotta sarebbe venuto a Roma, credo per il derby, avremmo fatto una conferenza stampa. Evidentemente qualcuno non ha voluto questa cosa qua. Tutto questo macello per cosa?

Il comunicato sull'accordo preliminare?

L'hanno messo loro.

Lo scetticismo di UniCredit, come se lo spiega?

Sono la persona che mi avete descritto. Sono umile e non ho avuto mai interessi in Italia, è vero. Se legge la mia intervista al Tempo, capisce che ho avuto anche momenti difficili nella mia vita. Sicuramente per loro, che vedono questo cose, non sono solvibile. Ma non credo che gli americani siano così stupidi. Come fanno a fimare un accordo preliminare con una persona che non ha soldi? Non è possibile. Ma sono scemi? C'è la Consob. Riguardo al magistrato che indaga sulla mia società, è un atto dovuto. Chi mi sta dietro per questa operazione è un fondo arabo, non voglio dire la famiglia di origine. Il discorso dei titoli, sceicco o non, o dell'ambasciatore giordano che non mi conosce, non mi riguarda. E l'ultima cosa non è vera.

Si è fatto molto clamore per Padovano. Certo è che si presenta male con lui e Moncalvo…. Capisce cosa vuol dire a Roma?

Moncalvo non è più il direttore de La Padania. E non è il mio portavoce. Padovano l'ho conosciuto tramite un dottore, che me lo ha presentato, nemmeno sapevo chi fosse. E' stato onesto, mi aveva detto che aveva problemi giudiziari e quando sono tornato a casa sono andato a vedere i suoi trascorsi. Piano piano l'ho frequentato, ho conosciuto la sua famiglia, gli ho presentato il mio avvocato. Persone legate ai carabinieri mi hanno detto che è stato messo dentro, che non c'entra nulla.. Adesso ha il processo d'Appello. Naturalmente luì è stato precipitoso, è andato a parlare direttamente, forse perchè voleva pulirsi. So che è un bravo ragazzo. Gli ho detto che doveva prima risolvere i suoi problemi e poi lo avrei fatto entrare nella Roma. Lui ha voluto fare in fretta.

Chiudiamo?

Se Dio vuole si. Non vado in Svizzera.



Se lei entra nella Roma che poteri avrà?

Pallotta vuole fare il presidente perchè gli piace farlo. Io farò il presidente vicario qua a Roma. Avremo gli stessi poteri.



Le cifre del suo patrimonio, siamo più vicini ai 2 o ai 9 miliardi?

Siete fuori strada in entrambi i casi

E' entrato in possesso dell'eredita che le spettava?

Si, già da un anno. Io lavoro in partnership con la mia famiglia, dietro c’è un fondo. Sul progetto della cittadella industriale in Arabia Saudita è vero: lì era nato il discorso della società Acqua Marcia, era una società completa. Poi, per fortuna, siamo andati a vedere bene e abbiamo visto quello che succedeva. C'è un'altra cosa da dire: i signori dell'Acqua Marcia che dicono di avermi regalato un orologio costosissimo si devono vergognare. Il giorno del mio compleanno è stato un mio socio a regalarmelo, ed era un orologio da 100-200 euro. Loro c’erano, hanno mangiato e bevuto e basta.I miei consulenti mi hanno detto di lasciar perdere, perchè sarebbe andata male come società. Non ho mai preso un caffè con Caltagirone, l'ho visto sempre negli uffici di Acqua Marcia…E non mi hanno mai regalato un accendino d’oro…



Perchè la prima volta che ha provato a farlo la Roma ha detto no e adesso invece ha firmato un preliminare?

Prima no, adesso forse la società è in difficoltà. C’è da dire che Pallotta è su Forbes…



Tra un po' ci sarà anche lei

Non è detto…Del resto gente come il principe dell’Arabia Saudita e Al Mansour non sono nella lista, eppure sono ricchi. Rolex d’oro e Ferrari? Per fare cosa? Non mi piacciono, non li avrò mai.

(foto marione.net)