Le capacita' manageriali degli americani, le ingenti risorse economiche degli arabi. Un mix perfetto, esaltante per i tifosi della Roma, elettrizzati alla notizia del possibile ingresso in societa' al fianco del presidente Pallotta dello Sceicco Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi. La nota con cui e' stata confermata la firma di un accordo preliminare tra le parti aveva scatenato la fantasia del popolo romanista, ma col passare delle ore l'entusiasmo e' scemato, lasciando il passo a dubbi e scetticismo.
La cortina di fumo sull'identikit dello sceicco, le immagini della sua residenza a Cordigliano (piccola frazione a nord di Perugia), il suo legame con l'ex juventino Padovano, hanno infatti provocato sconcerto e confusione sulla sponda giallorossa del Tevere, tanto da arrivare a ipotizzare che la storia alla fine possa rivelarsi come una 'sola', un bluff in stile poker, una ''bufala all'amatriciana''.
''Questo sceicco giallorosso farebbe la gioia di Fellini'' e' la considerazione che richiama al film 'Lo sceicco bianco' con protagonista Alberto Sordi. ''Tutto vero, solo che il nostro e' lo sceicco (in) bianco'' la risposta che si legge sui social network in riferimento al patrimonio ancora oscuro di cui disporrebbe il potenziale socio degli americani. ''Lo sceicco che vive in due camere e cucina, la moglie impiegata comunale e il figlio carabiniere e' spettacolare'' l'ironico commento postato su Twitter, cui segue un sarcastico ''dunque l'arabo che vuole la Roma non e' uno sceicco, abita in un monolocale e fa la spesa al discount''. ''Ma tutti noi li dobbiamo trovare?'' e' quindi la domanda retorica che in molti si pongono intervenendo tra le varie radio che fanno da termometro dell'umore giallorosso. ''L'unico sceicco povero al mondo lo andiamo a pescare noi! Altro che petroldollari, nemmeno un tappeto persiano...'' uno dei messaggi di rassegnazione che gia' si leggono sui forum romanisti.
Forum che pero' registrano anche l'indignazione per l'ingresso sulla scena dell' intermediario Michele Padovano, ex juventino nel periodo di Moggi e condannato in primo grado per spaccio di droga. ''Lo sceicco fotografato allo stadio insieme a quel gran galantuomo di Padovano...andiamo proprio bene - l'analisi accompagnata da un pizzico di sarcasmo - ma non e' che dietro allo sceicco che vive a Perugia in realta' c'e' Luciano Gaucci? Sai che mandrakata''. Insomma da Fellini a Steno, un film dal finale ancora tutto da scrivere.
(ansa)