Queste le parole di Claudio Lotito, a commento dell'indiscrezione sulla decisione della Disciplinare dell'Uefa che ha inflitto al club biancoceleste un turno a porte chiuse, ma con pena sospesa, per i cori razzisti avvenuti durante l'incontro di Europa League con il Tottenham, disputatosi all'Olimpico lo scorso 22 novembre.
"Per colpa di poche persone dobbiamo pagare pegno tutti. Ma da adesso non si scherza più. Mercato? Linserimento di qualsiasi giocatore è condizionata dal mantenimento di questo equilibrio. Il rischio è di inserire un grande giocatore che lo alteri. Questa squadra ha le potenzialità per fare delle sorprese. Ma la Lazio non vende, compraQuesta è una squadra che non deve dimostrare, perché lo ha già fatto. Dobbiamo far vedere che anche nella seconda parte di campionato possiamo fare bene come nella prima. Stadio? Confidavamo nella legge che è ferma. Abbiamo un concetto dello stadio diverso dagli altri. Noi quando arriviamo facciamo rumore, perché facciamo cose diverse. Vogliamo una cittadella dello sport con logiche diverse e non riferita solo alla partita, ma 24 ore al giorno, per sette giorni alla settimana. La gente deve respirare la nostra storia, i nostri valori, il nostro modo di essere. Deve immedesimarsi nel tessuto della nostra squadra. Significa vivere situazioni diverse. Gli altri hanno Disneyland e i pupazzi, noi abbiamo gli atleti e vogliamo che i nostri tifosi possano coccolarseli. I tifosi devono vivere la Lazio, non da clienti ma parte integrante"
(lazio style radio)