
GAZZETTAGIALLOROSSA.IT - All'indomani della doppietta nel suo esordio nel Padova, Federico Viviani parla dell'inizio della sua nuova avventura in Serie B. Queste le s
Sui gol di ieri?
E stata una bellissima emozione. Non me lo aspettavo proprio di fare una doppietta alla seconda partita, poi segnare in casa è stato ancora più bello.
Come ti trovi a Padova?
Sia con i compagni che con lo staff tecnico mi trovo benissimo. Tutti mi hanno subito accolto bene e anche con lallenatore sono stato abbastanza fortunato.
Sul salto dalla A alla B?
Ho avuto la fortuna di essere stato con la prima squadra lo scorso anno e quindi devo dire che lho sentito di meno. Indubbiamente però è un grande salto, perché passare dalla Primavera alla B dove giochi con gente che ha 200-300 presenze tra i professionisti non è facile. Ora piano piano speriamo che vada meglio, devo solo pensare a crescere e ad accumulare presenze.
Il prossimo anno speri già di tornare a Roma?
E ancora troppo presto, il sogno è sempre quello, però ora devo pensare a fare bene partita per partita. Per il futuro non lo so, adesso devo pensare a mettermi al servizio dei miei compagni qui a Padova.
Come ti hanno preparato per la serie B?
Mi hanno detto che allinizio è sempre difficile, anche perché è la prima esperienza lontano da casa. Qui a Padova però sono stato fortunato perché ho trovato un gruppo che mi ha aiutato tanto e con il quale ho un bel rapporto.
Su Pea?
Il mister mi ha aiutato parecchio e mi sta facendo capire che la B è un campionato diverso rispetto a tutti gli altri: è lunghissimo e ti devi giocare le tue possibilità fino allultimo minuto. Forse un mio difetto è che in campo mi rilasso un po, ma questanno posso crescere molto con il mister che mi sta dietro per curare questi difetti.
Sulla serie B?
E un campionato difficile perché i ritmi sono alti e cè molta aggressività. E vero che magari cè meno qualità rispetto alla serie A, ma è comunque un bel campionato per far crescere un giovane.
Su Luis Enrique?
Di lui ho un ricordo positivo. Mi ha aiutato tanto fino dal ritiro dandomi fiducia e consigli, in più mi ha fatto giocare nella Roma cinque partite da titolare e per un giovane è un opportunità grandissima.
Perché hai scelto Padova? Avevi altre offerte
Perché è una piazza importante che ha sempre puntato a fare bene in B. Poi in estate mi telefonò Pea per convincermi e questa per un ragazzo di 20 anni è una cosa importante.
Su Leonardi?
Me lo hanno detto, ma non essendo informato dei fatti, non posso esprimere un giudizio. Conoscendolo posso dire che è un bravo ragazzo con la testa sulle spalle e un buon giocatore. Mi dispiace e mi rattrista questa cosa.