Stadio Roma, Cochi (cons. Politiche Sportive): "I giallorossi sono più avanti rispetto la Lazio". Calzetta (pres. XII municipio): "Non abbiamo mai parlato con la società". Bonelli (pres. IV municipio): "Ho chiesto di avere maggiori informazioni"

04/09/2012 alle 17:32.

L'Onorevole Alessandro Cochi, Consigliere Delegato alle Politiche Sportive, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica, dove ha affrontato la questione stadio. Queste le sue parole:

 

L'Onorevole Alessandro Cochi, Consigliere Delegato alle Politiche Sportive, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica, dove ha affrontato la questione stadio. Queste le sue parole:

 

Onorevole, le risulta che tra le tre aree individuate per la

costruzione dello stadio, sia in vantaggio rispetto alle altre soluzioni?


"Non si può ancora dire che sia l'area preferita se non si conoscono ancora le atre due alternative. Sicuramente è una buona soluzione, soprattutto rispetto ad aree meno probabili quali l'area Eni."

Proprio in merito all'area dell'Eni, il Comune sarebbe stato coinvolto nel progetto?

"La questione stadio resta prevalentemente un'iniziativa privata. E'logico poi che il comune, provincia e regione si inseriscano al momento di stabilire se vi sono dei criteri essenziali per un progetto simile: mobilità facilitata e parcheggi. Le istituzione dovranno valutare tecnicamente la short list e visto la scadenza di fine

settembre, posso tranquillamente affermare che siamo in dirittura d'arrivo."

Una volta individuata l'area giusta, è possibile quantificare la tempistica per la posa della prima pietra?

"Se non vediamo il progetto non possiamo parlare di tempi. Sappiamo che la Roma ha intenzione di costruire uno stadio da cinquantacinque o sessantamila posti, ma non sappiamo ancora l'entità della struttura che sorgerà intorno allo stadio. In linea di massima posso parlare di sei mesi per l'inizio dei lavori dopo l'individuazione dell'area, ma non vorrei sbilanciarmi troppo."

Dato che il comune vorrebbe procedere parallelamente con i progetti di Roma e Lazio, ci può dire che tra le due è in vantaggio?

"La Roma si è mossa da tempo e sembra che faccia sul serio, mentre la Lazio ha effettuato solo timidi sondaggi. Ho l'impressione che la società biancoceleste aspetti la legge sullo stadio, quindi ad oggi

dico che è in vantaggio è la Roma."

 

(css)

 

La redazione dell'emittente radiofonica ha contattato il presidente del XII municipio, Pasquale Calzetta, e quello del IV municipio, Cristiano Bonelli, per avere informazioni in merito alla costruzione del nuovo stadio dell'As Roma.

Queste le parole di Calzetta:

 Avete avuto modo di rapportarvi con la società che sta scegliendo il sito dove verrà costruito il nuovo stadio?

“Noi non abbiamo avuto rapporti con la società. Il progetto dello stadio, e quindi questa ipotesi di costruirlo a , è un imbeccamento giornalistico. Non si è parlato di progetti specifici. C’è una proposta che è ancora in fase preliminare. La commissione urbanistica del municipio ha dato una indicazione di massima. Ci sono alcune questioni da risolvere, in quell’area c’è il depuratore Acea di Roma-sud che ci sta dando non pochi problemi. Inoltre, c’è la metro di che è importante. E’ un idea che si sta materializzando, ma attualmente per quanto riguarda il municipio non abbiamo progetti specifici per lo stadio”.

Sui tempi?

“Credo che giustamente la società abbia rapporti con i dipartimenti dell’amministrazione comunale che poi chiede pareri ed autorizzazioni al munucipio, che è l’ente che raccoglie l’opinione del territorio davanti a situazioni del genere. Il problema in questo momento è: se viene fatto un intervento urbanistico come quello dello stadio, vanno garantite le infrastrutture adatte per supportarlo. E’ impossibile pensare ad una cosa del genere se non pensiamo alla mobilità e al trasporto”.

Il comune spinge, voi rallentate?

“Sono cauto, come nella polemica della Formula Uno: ne parlavano tutti, ma noi non avevamo nulla. Quello dello stadio sarebbe un fiore all’occhiello per questo territorio. Attualmente noi abbiamo fatto il primo passo, poi non sta principalmente a noi. Non è una resistenza, aspettiamo che ci arrivino le carte. Non c’è ne presunzione, ne voglia di rallentare nulla”.

Un punto a favore per scegliere e un punto debole?

“Il punto importante è che il sito si trova in un area vicina alla metro, l’aspetto negativo è la presenza del depuratore Acea che già ci da problemi e che va rivisto, dato che dallo stesso fuoriescono dei “venticelli maleodoranti”".



Queste, invece, le dichiarazioni di Bonelli:

Pro e contro della costruzione dello stadio?

“Non so se posso ufficializzarlo, ma ovviamente essendo della Roma, potrebbe essere un pro. Al di là delle battute, i pro sarebbero tantissimi nell’avere una struttura del genere in questo Municipio. Sarebbe una facilitazione a questo quadrante che sarebbe interessato ad un evento settimanale di tanta importanza, poi ci sarebbero le attività commerciali grandi e piccole che in questo momento stanno soffrendo. Di contro c’è l’aspetto legato all’impatto ambientale: ricordo che il IV Municipio è stato uno dei più bombardati dal cemento negli ultimi anni anche a causa delle passate amministrazioni. Il nostro Municipio è il più popoloso di Roma ed è paragonabile a à come Taranto e Verona, e anche dal punto di vista della mobilità siamo molto appesantiti”.

Sull’area?

“Ho chiesto dei dettagli. Sono in attesa, ma posso pensare che verrebbe costruito nei nuovi quartieri del nostro Municipio come per esempio Porta di Roma. Sarà poi una scelta che voglio condividere con l’amministrazione centrale, le associazioni e i comitati. E’ una scelta importante che merita la partecipazione del territorio”.

Sui terreni?

“Un caso del genere prescinde da di chi è la proprietà. Io immagino quell’area li, poi magari non è quella, ma sinceramente uno spazio così grande non lo vedo nel nostro territorio”.

Sulle informazioni?

“Io ho chiesto ad alcuni uffici e dipartimenti di avere maggiori informazioni. Ci sono varie ipotesi che si devono vagliare e non si può escludere un territorio che potrebbe ospitarlo. Sono in attesa”.

Sulla situazione?

“Non avuto nessun tipo di contatto con la Cushman and Wakefield. Non credo ci sia nessuna mancanza se l’amministrazionwe centrale non ce lo comunica in qualche modo. Potrebbe essere una strategia della società di far circolare la notizia per apprendere notizie e stati d’animo”.

Un eventuale stadio della Lazio?

“Da quando sono nato, sono della Roma, ma ho profondo rispetto anche per i nostri cugini. Fosse Roma o Lazio andrebbe comunque bene per il nostro territorio. I problemi sono ben altri e non la divisione tra tifoserie”.

(radio ies)

"Noi non sappiamo assolutamente nulla dello stadio della Roma. Non abbiamo nessun progetto presentato, ne' nessun tavolo tecnico di consultazioni. Non abbiamo nulla". Federica Galloni, Direttore regionale del Lazio per i Beni Culturali, spiega all'Adnkronos che per quanto riguarda l'area dove potrebbe sorgere il non sa nulla ed anzi esclude una delle aree di cui si parla, la Massimina, sottolineando anche l'esistenza di alcuni vincoli per .

"La Massimina? Avevamo gia' detto no, dubito che la ripresentino come zona, altrimenti avrebbero la stessa risposta negativa che abbiamo dato. Noi abbiamo sempre detto, come Beni Culturali, che siamo disponibilissimi a ricercare un posto per gli stadi perche' auspichiamo che gli impianti vengano fatti al di fuori del perimetro centrale della citta', per tanti motivi ovvi di opportunita' di sicurezza ecc. A mio avviso si possono trovare delle aree che non sono vincolate e che possano essere destinate a questo, al momento non siamo stati chiamati da nessuno per condividere l'ipotesi di fattibilita', se c'e'".

(Adnkronos)