Piero Gratton, grafico degli anni '70, è il papà dello storico lupetto giallorosso, queste le sue parole sul sito dell'As Roma.Questa è una storia che viene da lontano
Questa è una storia che viene da lontano, ma il lupetto è un logo attualissimo, praticamente inaffondabile. Iniziò tutto dal mio incontro con Gilberto Viti agli Europei di Atletica di Roma 1974. Io lavoravo allimmagine, mentre lui era delegato alla parte organizzativa. Viti, che per moltissimo tempo è stato lanima della Roma, vide che quei campionati erano strutturati dal punto di vista dellimmagine. Tuttaltra cosa rispetto alle squadre di calcio, che allepoca utilizzavano sistemi molto rudimentali"
Insieme a Gilberto Viti e Gaetano Anzalone crearono anche il primo abbonamento:
in quegli anni erano come i biglietti del tram ai tempi di Aldo Fabrizi e allingresso venivano obliterati da una specie di tranviere. Iniziammo proprio da lì, dagli abbonamenti. Li trasformammo in carnet inserendo nelle matrici delle parti riservate agli sponsor; roba piccola, sintende, ma i tifosi potevano avere degli sconti. Da lì iniziò unoperazione di immagine ben coordinata, che andava dallabbonamento al biglietto da visita, fino alla carta intestata passando per la segnaletica, le maglie, il logo del lupetto ed altri due marchi, una sorta di tratto giallorosso ed un R che ricorda una freccia ed un cuore. Fu unoperazione complessiva.
(asroma.it)