Tutto o quasi in dieci giorni. Quattro partite, dodici punti in palio, un unico obiettivo: il terzo posto che vale la qualificazione alla prossima Champions League. Lo sprint della Roma per conquistare l'ultimo pass per l'Europa che conta ripartirà però domenica sera non dall'Olimpico, ma da Torino in casa della Juventus. Il Consiglio straordinario della Lega di
La formazione di Luis Enrique, per effetto della delibera della Lega, si troverà quindi ad affrontare in rapida successione prima la capolista allo Juventus Stadium, poi Fiorentina e Napoli all'Olimpico, quindi il Chievo a Verona il primo maggio. Insomma, in concomitanza con la festa dei lavoratori, e con due giornate ancora da disputare (contro Catania e Cesena), i giallorossi avranno un quadro quasi definitivo della stagione. Da mercoledì, giorno della ripresa degli allenamenti a Trigoria dopo 48 ore di riposo, Totti e compagni dovranno intanto resettarsi visto che cominceranno a preparare la sfida a un avversario completamente diverso rispetto alle attese.
Non più la Fiorentina di Jovetic, alla disperata ricerca di punti per allontanare lo spetto della zona retrocessione, bensì la Juventus di Conte, sempre più affamata di vittorie per la conquista dello scudetto. Se non altro, contro i bianconeri Luis Enrique avrà l'imbarazzo della scelta nel decidere chi schierare in campo. Ad eccezione degli infortunati Lobont, Burdisso e Juan («prima di rientrare devo vedere come risponde il ginocchio, per ora sta andando tutto bene, ho ripreso a correre e voglio recuperare il più in fretta possibile per tornare in squadra» le parole del difensore brasiliano), il tecnico potrà infatti contare su una rosa quasi al completo visti i recuperi di Greco e Simplicio a centrocampo, e Borini in attacco.
(ansa)