Baldini fa quadrato: "Luis Enrique? Tutto previsto"

24/04/2012 alle 18:52.

Tutto previsto, o quasi. L'eliminazione ai preliminari d'Europa League con lo Slovan Bratislava, le 15 sconfitte stagionali, i ko nei due derby contro la Lazio, le sberle della Juventus prima in Coppa Italia e poi in campionato. Colpi duri da incassare, ma comunque messi in preventivo dalla neonata Roma americana, preparata a sbucciarsi le ginocchia per imparare a correre incontro a un futuro da grande. Lo dice a chiare lettere Franco Baldini, l'uomo cui la nuova proprietà statunitense ha affidato le chiavi di Trigoria e del progetto 'made in Usà.

Della serie, inutile chiedere la testa di Luis Enrique. Anche perchè gli unici a decidere eventuali modifiche dell'organigramma societario saranno i proprietari americani, che latitano a Trigoria, ma che, come sottolineato da Baldini, «hanno già speso quasi 100 milioni di euro». «Non servono dimissioni, allontanamenti, esoneri: basta dire se sono contenti o no - ricorda il dirigente - Ci è stata data carta bianca ma se le cose non dovessero andare come si augurano, rimettiamo alla loro volontà fortune e destini, indipendentemente dalla durata dei contratti». Ipotesi al momento lontana dalla realtà poichè «la società è solida, unica e compatta, non ci sono divisioni. C'è unità di intenti tra tutti che è la garanzia per un futuro che sarà sicuramente importante». Per il presente, invece, il consiglio all'ambiente è quello di stringere i denti, continuando a sostenere il lavoro di Luis Enrique e una squadra che ha già un buon organico. «Il processo di crescita non è in ritardo rispetto alle nostre aspettative, ma non si era mai parlato di risultati in un anno soltanto - conclude Baldini -. Il nostro allenatore e l'intelaiatura della squadra comunque sono già un ottimo punto di partenza, e confido molto che il lavoro che faremo insieme a lui, ai giocatori e a quelli che verranno, darà le soddisfazioni che i tifosi meritano».

(ansa)