
«Il problema del calcio italiano è strutturale non contingente. Senza stadi e con una presenza massiccia di diritti televisivi il percorso è irto d'ostacoli per conservare e recuperare la competitivà internazionale».
Abete poi ha commentato la situazione del Cagliari costretto a giocare lunedì 16 per la seconda volta a Trieste vista la temporanea riduzione della capienza dello stadio Sant'Elia.«Quello che è accaduto a Cagliari è la rappresentazione visiva dello stato degli impianti del nostro Paese - ha denunciato il presidente della Federcalcio - . Ogni occasione è buona per chiedere a Governo e Parlamento uno sforzo per una legge a costo zero sugli stadi che riattivi un meccanismo di investimenti sugli stati italiani. È obiettivamente triste che lo stato dei nostri impianti rimane fatiscente. Ci sarà un'importante occasione di confronto al Coni il prossimo 18 aprile con la presenza del professor Monti e del ministro dello Sport Gnudi».
"Come federazione abbiamo sempre manifestato apertura all'introduzione delle tecnologie del gol non gol e quelle relative agli arbitri di porta, vediamo cosa uscirà dall'International Board di Kiev del 2 luglio». A margine della 4/a Conferenza Fifa sul calcio femminile inaugurata stamane all'Hotel Hilton di Fiumicino, il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ha ribadito che la sua federazione è disponibile a risolvere il problema del 'gol fantasmà che tanto fa discutere i club di Serie A. «Sappiamo perfettamente che il Board porterà avanti l'una o l'altra ipotesi o forse tutte e due insieme - ha spiegato Abete -. Tra le ipotesi papabili c'è che si dia libertà di scelta alle federazioni. La sperimentazione degli arbitri di porta è stata resa possibile finora soltanto sulle competizioni Uefa per un motivo tecnico facilmente comprensibile: utilizza gli arbitri dei 53 paesi europei e può allargare o diminuire l'organico quando necessario. Per ogni federazione occorre invece una programmazione di medio-lungo periodo collegata al fatto che occorrono 20 arbitri di porta in Serie A per un solo turno». «Non si può fare una sperimentazione di un anno, stravolgere gli organici e non utilizzarla più in futuro» ha ammonito il presidente.
(ansa)