Cantine vuote. Sono tornati. David Rossi e Dario Bersani potete non solo sentirli sui 92.7 di Teleradiostereo dalle 10 alle 14 ma anche leggerli: prosegue infatti la nostra rubrica
LAROMA24.IT raccoglie per voi le opinioni, le considerazioni e le perle dei conduttori radiofonici più seguiti nella Capitale riprese da '56 Roma', appuntamento del lunedì di Teleroma56.
Sulla situazione in casa giallorossa:
Bersani: Vorrei dire una cosa: non capisco le classifiche parziali dei primi tempi. Come se facessero una classifica dei primi tempi più belli dei film. Il primo tempo di 'C'era una volta in America' era brutto.. Comunque non è possibile che non riusciamo a rimontare partite. Secondo me qualcosa di fisico c'è, altrimenti qualche partita l'avresti ripresa. Anche la Roma più penosa ha rimontato partite.
Rossi: Riguardo la tessera mi fa ridere sentire Maroni parlare di violenza, uno dei pochi politici ad aver patteggiato per aver morso un poliziotto. Sul campionato il Genoa fuori casa è una squadra ridicola, ma da questa Roma ci si può aspettare di tutto. Quest'anno a 66-67 punti puoi arrivare terzo. Ma io voglio arrivare quarto.
Su Borini:
B: Di Borini ricordo che mi ha impressionato la cifra pattuita per il riscatto: sette milioni. E non è vero che segna tutti i gol inutili, come ho sentito dire. Per me può anche andare agli Europei, l'Italia non ha giocatori con queste caratteristiche. Anzi, penso escluda Osvaldo dai 22. Ed a Luis Enrique, che abbiamo giustamente messo sulla graticola, va dato il merito di averci sempre creduto: per esempio in Roma-Milan di fine ottobre è stato titolare. La nota migliore di questa stagione può essere lui.
R: Segna gol pesanti. Ad agosto mi sembrava un acquisto consono al progetto giovani. Appena arrivato avevo pensato: "Meno male, un italiano". Ecco, mi piace che sia italiano e ventenne. L'azione che fa intorno al 70' dopo un pressing su Balzaretti contro il Palermo credo sia la condanna di Bojan, soprattutto per aggressività in fase di non possesso.
Sul calcioscommesse:
B: Qua ci sono stati addirittura interventi istituzionali. L'uscita di Manganelli fa presagire l'esplodere di un caso clamoroso. Non ricordo l'anticipazione di uno scandalo da parte del capo della polizia.
R: Credo che ci sarà un grande distacco tra la percezione della 'zozzeria' fatta dai tesserati e le problematiche che seguiranno sul piano giudiziario e sportivo. Sul piano giudiziario si parla di arresti imminenti: se questo dovesse succedere ci saranno dei processi, anche se non penso questi signori si facciano un giorno di galera. Sul piano sportivo: se si accerta la responsabilità di dirigenti, una società può essere retrocessa o addirittura radiata, ma se si tratta di giocatori che si intascano mazzette tutto si risolverà in 4-5 punti di penalizzazione. La gente si schiferà di tutto ciò, ma la punizione non sarà all'altezza.
Su Baldini:
B: Parliamo di rivoluzione ma non dobbiamo scordarci che Baldini ha lavorato per lustri con la persona piu organica del nostro calcio, Fabio Capello. La sorpresa è quello di vedere un Baldini nuovo, general manager. L'esperienza inglese lo ha cambiato. E ora lo ritroviamo con una filosofia gandhiana.
R: Baldini non è uno da resistenza passiva. E' molto ambizioso e narcisista: vuole fare qualcosa di grandissimo. Io avrei voluto vedere l'Inghilterra agli Europei con Capello e Baldini. Prima Capello era 'The Man' e Baldini di contorno. Poi l'uomo vero, soprattutto in inghilterra, è diventato Franco Baldini, e Capello il suo scudiero. A proposito, già sento gli assetati di sangue: Baldini è stato invitato ad Austin in un contesto non ufficiale e molto simpatico, invece viene inquadrato come il viaggio della speranza, in cerca del presidente.
Attacco per Roma-Genoa
R: L'assenza di Pjanic può spingere Luis Enrique a mettere Lamela interno di centrocampo. Totti-Osvaldo-Borini