
Il presidente della Lega Calcio di Serie A, Maurizio Beretta, a 'La Politica nel Pallone su Gr Parlamento', parlando dei conti della massima serie ha così commentato.«La questione del disequilibrio tra entrate e uscite riguarda il calcio inglese e spagnolo in maniera più grave rispetto al nostro. Si stanno facendo azioni per andare ad avvicinare entrate ed uscite, c'è il fair play finanziario, c'è lo sforzo per legare di più i risultati agli stipendi
«Anche il nuovo accordo collettivo dei calciatori è un tassello in direzione del controllo dei costi. Poi si possono individuare altri meccanismi virtuosi, ma il dato fondamentale è avere stadi di proprietà con i quali si aumentano gli introiti, non solo del botteghino, ma da negozi per la vendita dei prodotti delle società e dalle attività collegate, come palestre a ristoranti e rappresenta un'ulteriore leva per aumentare i ricavi. Ma per fare gli stadi è indispensabile una legge quadro per la velocizzazione burocratica e per compensazioni per l'investimento», aggiunge Beretta.
«Il prossimo calendario? Non se ne è ancora significativamente discusso. Abbiamo affrontato un primo confronto informale in Lega. L'anno prossimo ha un vantaggio che non essendoci competizioni internazionali alla fine della stagione può consentire di andare leggermente oltre le scadenze rigide di quest'anno». Infine ha concluso sempre parlando del calendario della massima serie: «I meccanismi sono rigidi, se si comincia prima o si finisce più tardi, o se si usa diversamente la pausa invernale, si riducono le giornate infrasettimanali. Noi prendiamo atto dei calendari stabiliti dalla Uefa e adattiamo i recuperi e i turni infrasettimanali in base a quelli Uefa, i margini di manovra non sono larghissimi».
(adnkronos)