Camiglieri (Open Gate Italia): "A rischio vendita dei diritti all'estero"

04/10/2011 alle 20:49.

Con la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea il rischio è che la Lega italiana non possa più vendere i diritti al'estero che riguardano le piattaforme satellitari. Dalla vendita dei diritti esteri vengono gli introiti più consistenti. Con questo provvedimento potrebbero venire a mancare 80 milioni all'anno». Tullio Camiglieri, presidente della Open Gate Italia (società che si occupa, tra l'altro della comunicazione della As Roma), commenta il provvedimento preso oggi a Bruxelles che rileva che un sistema di licenze televisive frammentato su base nazionale, come è quello attuale del calcio,

«Da sempre si è creato un mercato illegale parallelo - dice Camiglieri -. La legge dice che chi si vuole abbonare a una piattaforma italiana si deve essere residenti in Italia. In à come Bruxelles o Londra vivono numerose comunità straniere che non potrebbero avere la pay-tv del loro paese. Vivono quindi nell'illegalità». Un problema questo «molto complicato, anche perchè in un futuro molto prossimo sarà possibile vendere le piattaforme via web senza card ma solo con un codice di accesso o abbonamento». Questa sentenza «rischia di creare problemi alla Lega e alle secietà che vendono i diritti. Dall'estero deriva la parte più cospicua dei ricavi, rischiano di venire a mancare circa 80 milioni di euro. C'è il rischio di farsi male da soli...». Ma i danni non riguardano soltanto il calcio. «Ci potrebbero essere ricadute per altri eventi sportivi, comprese le Olimpiadi di Londra 2012. Nel calcio - l'invito di Camiglieri - bisogna adesso riflettere sulla vendita dei diritti esteri. Si corre il rischio di non riuscire a tutelare il prodotto nazionale. È una sentenza che mette in discussione il valore stesso dei diritti internazionali. Si potrebbe arrivare al punto in cui la Lega, che vende collettivamente all'estero i diritti delle squadre italiane alle televisioni satellitari, non possa più farlo».

(ansa)