
RETE SPORT - Queste le parole di Luigi De Canio ex tecnico del Lecce, sul nuovo progetto giallorosso e su Andrea Bertolacci:
"Bertolacci è un potenziale titolare di una squadra come la Roma, non ha nulla da invidiare a nessuno. Mi auguro che a Lecce sappiano valorizzarlo e considerarlo, nonstante la giovane età. Io l'ho fatto giocare poco, proprio per poterlo riscattare con poco, ma ho dovuto farlo giocare perchè le sue qualità erano indiscutibili. Andrea è un ragazzo più maturo della sua età, caratterialmente pronto al grande salto. Giocatori con grandi personalità e prospettive, per una squadra come il Lecce vanno acquistati, non solo valorizzati con il prestito. Tutti sanno riconoscere nell'Udinese un modello, ma i risultati del calcio italiano sono in una grave crisi economica e tecnica".
De Canio ha proseguito con un'analisi della nuova Roma di Luis Enrique:
"Noi pensiamo che in Italia l'innovazione sia stata Sacchi, ma è stato un modello recuperato dal calcio olandese. Oggi Guardiola come lui stesso riconosce, riesce a fare ciò che propone oltre ai grandi giocatori, oltre alla sua grande bravura. In Italia ci sono tanti allenatori bravi che hanno fatto o fanno giocare bene le loro squadre. Luis Enrique pur se giovane come allenatore, proverà a fare il suo lavoro, ma la bontà di gioco di una squadra è direttamente proporzionata alla qualità tecnica dei giocatori a disposizione. Le condizioni della nuova società hanno richiesto un mercato di giovani, vedremo come risponderanno. Tuttavia una filosofia di bel gioco la Roma ce l'ha nel dna, vedi il lavoro fatto con Spalletti".
Mister De Canio conclude con un parallelo tra il calcio italiano e quello straniero:
"Esiste una distanza di competenze e di filosofie tra noi e gli altri. Bisognerebbe pensare agli stadi in modo nuovo, così come ai giocatori. I risultati devono essere valutati a seconda degli obiettivi reali di una squadra, senza buttare alle ortiche sul nascere il lavoro di un tecnico".