
SKY SPORT - Oggi l'emittente satellitare, vista la giornata di stop per colpa dello sciopero dei calciatori, ha organizzato un confronto televisivo tra Tommasi, presidente dell'Assocalciatori e Maurizio Beretta (Lega di serie A). Ecco le dichiarazioni dei due intervistati:
Queste le parole di Tommasi:
Non si gioca perchè non siamo riusciti a trovare laccordo con la Lega. Il precedente contratto collettivo era scaduto a maggio dellanno scorso. A dicembre si era trovato un accordo per il rinnovo che scongiurò lo sciopero. Abbiamo giocato finora con la fiducia che quellaccordo sarebbe stato rispettato. Così non è stato da parte della Lega. Ora questa fiducia è venuta meno e giocheremo solo con la firma.Non cè stata nessuna negoziazione, cè stato un impegno a dicembre che non è stato rispettato ad agosto. Noi abbiamo giocato da dicembre a maggio sulla parola. Questa parola ci era stata data da Abete e da Beretta. A dicembre avevamo trovato un accordo su sei punti, e sul settimo (il diritto dei calciatori fuori rosa di partecipare agli allenamenti della prima squadra ndr) era stato deciso che ci sarebbe stata una interpretazione super partes del presidente Abete post-firma. Invece questa interpretazione è arrivata prima ed è stata un cambiamento dellarticolo
Questa la risposta di Beretta:
Non si gioca perchè lAssociazione Calciatori ha deciso di non giocare. Cerano due punti di dissenso, la richiesta della Lega di un impegno esplicito da parte dei calciatori a pagare il contributo di solidarietà e una regola che consenta agli allenatori con rose molto vaste di organizzare gli allenamenti secondo esigenze dello staff tecnica e non secondo una formula impraticabile che tutti si allenino insieme. E vero che la Lega non ha voluto firmare la proposta dellAic, ma lo sciopero non era meccanico, si poteva negoziare per qualche altro giorno. Il testo non cera però a dicembre, era stato raggiunto un accordo politico. A maggio ci è stato dato un testo che non rispettava quanto detto
Sull'articolo 7...
Tommasi: Larticolo 7, per come è strutturato, permette alle squadre di avere rose ampie. Il Milan ha vinto lo scudetto non con 22 giocatori, ma con tutti i componenti della rosa. Beretta risponde: Cè in Italia una legge antimobbing che tutela la dignità anche dei fuori rosa. Non cè bisogno di un contratto collettivo