Roma, Luis Enrique punge Totti e i critici: "Da tutti pretendo un comportamento uguale"

24/08/2011 alle 20:29.

Una partita già decisiva, quella di Europa League contro lo Slovan Bratislava, attende domani sera all'Olimpico una Roma che si trova ad affrontarla in un clima di speranza ma anche di timore. Questi sentimenti dominano anche i pensieri del tecnico Luis Enrique, colui che forse ha più da perdere da un'eventuale eliminazione da parte dello Slovan

 

Niente primedonne, insomma, nè posti garantiti. Luis Enrique lo esplicita rispondendo ad una domanda su in conferenza stampa. «Una squadra - afferma l'allenatore - non è composta da un solo giocatore, ma è un gruppo formato da tante individualità. Io gestisco un gruppo ampio e da questo per ogni partita scelgo i giocatori più preparati. Ogni persona va trattata in modo diverso, lo faccio da padre con i miei tre figli e lo faccio da allenatore - ha spiegato il tecnico giallorosso - ma da tutti pretendo un comportamento uguale per raggiungere il risultato comune. Ho imparato che la forza di una squadra dipende dal gruppo e non dai singoli e sono qui per provare a fare lo stesso. Qui alla Roma un giocatore ha un solo obbligo: allenarsi e fare una vita da professionista. Se gioca bene sarà contento. È chiaro che poi ci sono giocatori che si allenano bene e poi magari non giocano, ma questa è l'unico modo per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. Se poi ho un problema con un giocatore o lui lo ha con me ci parliamo in faccia: per ora ho parlato un pò con tutti e nessuno ha avuto niente da ridire».

Quanto alla partita di domani, per ribaltare lo 0-1 dell'andata, i giallorossi dovranno trovare quella concretezza in attacco che finora è mancata. «Finora abbiamo segnato poco - ammette Luis Enrique - è questo un pò mi preoccupa, ma anche all'andata le occasioni non sono mancate. Domani sera dobbiamo fare la gara, andando subito all'attacco e prendendo dei rischi. Tenere il ritmo alto - spiega - sarà l'unico mdo per metterli in difficoltà. Avremo di fronte una squadra simile a quella dell'andata, forse ancora più chiusa, ma pericolosa in contropiede e sui calci piazzati. Inoltre lo Slovan recupera quattro titolari, elementi importanti».

L'esordio della nuova Roma all'Olimpico è molto atteso e il più desideroso di fare bene è proprio il tecnico, che domani si gioca molto anche perchè, in particolare nell'etere romano, è già sotto il tiro delle critiche, al punto che, viste certe prestazioni estive ed in caso di nuovi flop in Europa e in campionato, qualcuno dice che Delio Rossi sarebbe già stato messo in preallarme. «Uno dei miei obiettivi principali è legare i tifosi alla squadra, creare un vero senso di comunione. Questo è un pubblico molto fedele e noi vogliamo ricambiare questo affetto, speriamo di farlo con i risultati ma di sicuro lo faremo sotto il profilo dell'impegno».

Luis Enrique rifiuta o quasi di parlare di mercato. «Io lavoro con i giocatori che ho a disposizione. Il 31 agosto tirerò le somme e continuerò a lavorare con la rosa che la società mi potrà garantire. Borriello? »È un giocatore da cui mi aspetto il massimo. Sapevo che utilizzandolo in coppa potevo poi condizionare il suo mercato. Ma lui era a disposizione, e io ho fatto la mia scelta«.

La società continua intanto a muoversi: dopo il flop della trattativa su Casemiro, che ha rinnovato con il San Paolo, il club punta su Riccardo Montolivo e un'offerta sarebbe già stata formalizzata alla . Quanto a Osvaldo, l'operazione per portare a Roma la punta italo-argentina dell'Espanyol è vicinissima alla conclusione. Il giocatore potrebbe sbarcare in Itslia già domani per le visite mediche e poi firmare il contratto con il club giallorosso. Intanto però c'è lo Slovan.