Roma, dal 2004 quante cordate e quanti pretendenti

18/08/2011 alle 21:13.

Firme in calce e strette di mano. La storia infinita legata alla cessione della Roma va finalmente in porto, con l'acquisizione da parte della cordata di imprenditori statunitensi guidata dall'uomo d'affari di Boston Thomas DiBenedetto. Quella per la proprietà della As Roma è stata una vicenda che, a diverse riprese, ha interessato numerosi soggetti italiani e stranieri, e si è trascinata per anni. Fatta di indiscrezioni, trattative segrete, pretendenti internazionali. E diversi falsi profeti. Acquirenti che spuntano dai luoghi più disparati, cordate che nascono come funghi per poi dissolversi come una bolla di sapone. Dalla Russia agli Emirati Arabi Uniti, dalla Svizzera alla Capitale fino all'interesse di altri americani diversi da quelli che alla fine hanno concluso l'affare. Negli ultimi anni, al club giallorosso sono stati accostati imprenditori di mezzo mondo: da Suleyman Kerimov a George Soros, da Vinicio Fioranelli a Naguib Sawiris.

È il 2004 quando comincia a prendere corpo l'ipotesi di un cambio ai vertici del club giallorosso. È lo stesso presidente Franco Sensi a dichiarare che è tempo che qualcuno prenda il suo posto. L'interessamento per il club giallorosso arriva dalla Russia, dal miliardario Suleyman Kerimov a capo della Nafta Moskva. Le voci si rincorrono, sembra addirittura che l'accordo sia raggiunto. Poi come d'incanto l'interesse russo svanisce, sembra, per la pesante situazione debitoria della società. Il coinvolgimento dell'imprenditore statunitense di origine ungherese George Soros a capo della Inner Circle Sports è invece datato 2008. A capo della società giallorossa c'è già Rosella Sensi. L'evoluzione è la stessa del caso Nafta Moskva: in poche settimane si passa dal semplice interesse alla trattativa vera e propria, arrivando alla «quasi ratifica» dell'accordo. Poi, come accaduto con i russi, anche Soros, d'improvviso decide di non essere più interessato, infastidito pare dal rilancio di un fantomatico emiro arabo pronto ad offrire una cifra superiore. Nella primavera del 2009 spunta un nuovo potenziale acquirente: è Vinicio Fioranelli, agente Fifa ed ex procuratore, è il rappresentante della Fio Sports Group, società di diritto svizzero. La trattativa sembra concreta, lo stesso Fioranelli esce allo scoperto parlando addirittura di calciomercato. Ma, come con i russi e Soros, anche questa trattativa si conclude con un nulla di fatto. Ma il toto-acquirente non si ferma qui. Prima dell'arrivo della cordata DiBenedetto, infatti, circolano altri possibili futuri proprietari: dall'imprenditore farmaceutico Francesco Angelini, al re delle cliniche romane, immobiliarista ed editore Giampaolo Angelucci, passando anche per il fondo Aabar, il magnate egiziano Naguib Sawiris e il milionario russo Leonid Fedun. Tutti nomi che adesso fanno parte del passato.

(ansa)