
ROMA CHANNEL - Di seguito l'intervista al difensore spagnolo Josè Angel che, al canale tematico giallorosso. ha parlato del suo primo mese in giallorosso e delle sue impressioni sullimminente sfida contro lo Slovan:
Josè Angel è uno dei volti nuovi della Roma per la prossima stagione. Come ti trovi qui, come è stato limpatto con la città e la squadra?
"Sono molto contento di questo primo mese che vivo qui, mi trovo molto bene. La squadra si sta comportando bene, ci aiutiamo a vicenda. La città è bellissima, inutile sottolinearlo. Per quanto riguarda il calcio, che è il mio mestiere, stiamo lavorando bene, ma è chiaro che servirà un po di pazienza, passo passo arriveremo a qualcosa di importante".
La tua Under 21 ha vinto il titolo e molte squadre ti cercavano, perché hai scelto al Roma?
"Linteresse di tanti club fa sempre piacere, ma la Roma è quello che mi ha cercato con maggior insistenza e questo è stato decisivo per la mia scelta. Ritengo la Roma uno dei club più importanti di Europa e del mondo e adesso sono felice di essere qui per fare unesperienza nuova. Ora si tratta solo di dare il massimo per cogliere questa occasione"
Quali differenze trovi tra calcio italiano e calcio spagnolo?
"E presto per esprimere un giudizio anche perché il campionato non è iniziato. Però avere un allenatore spagnolo con una filosofia diversa rispetto a quella italiana mi aiuta, perché gli allenamenti sono simili a quelli che facciamo in spagna. Ritengo che il calcio sia uno, nonostante le sfumature e le differenze, e spero di potermi adattare per esprimermi al massimo".
Il calcio di Luis Enrique rispetta lideale spagnolo: si fa più possesso palla e si verticalizza meno. Questa filosofia si può portare in Italia?
"E chiaro che io sono nuovo, ma in ogni caso sono fiducioso che col lavoro e limpegno arriveremo a giocare con uno stile che è quello tipico delle squadre spagnole e del Barcellona in particolare. Abbiamo i giocatori per farlo, giocatori di qualità, e non resta che lavorare quotidianamente per raggiungere questo obiettivo. Per il bene nostro, dei tifosi e del club"
Allestero parlare di Liga significa parlare di Barcellona e Real Madrid. Questo è riduttivo verso il vostro movimento?
"Beh il calcio è fatto così: Barcellona e Real Madrid hanno maggiore richiamo mediatico. E chiaro che mi piacerebbe un campionato più equilibrato con più squadre a lottare per il titolo, ma fino a quando gli equilibri resteranno questi sarà difficile"
Che tipo è Luis Enrique?
"Sono contento di lavorare con lui, non posso lamenatarmi di nulla: è stato un grande calciatore e come allenatore ha già dimostrato quanto vale al Barcellona B: non è affatto facile arrivare terzo nella B spagnola. Alla Roma ora vive una nuova avventura, ma sono certo che con la sua voglia e la sua determinazione faremo bene"
Hai legato moltissimo con Bojan: come lo hai visto qui? Da lui i tifosi si aspettano grandi cose
"Si è un mio amico e un mio compagno nellUnder 21 spagnola. Ritengo che non dobbiamo caricarlo di pressioni eccessive, è molto giovane e sta crescendo. Sono fiducioso che esprimerà qui tutto il suo calcio e il suo talento. Probabilmente a Barcellona ha perso un po di fiducia, noi dobbiamo lasciarlo tranquillo perché possa esprimere il suo talento".
Parliamo delle prime partite giocate dalla Roma. Cosa non ha funzionato con lo Slovan?
"In generale abbiamo giocato una buona partita, ci è mancata un po di fortuna sotto porta. La squadra era ben messa in campo e ha riflesso la filosofia dellallenatore. Il calcio è così: non sempre la squadra che attacca poi vince. Ma sono certo che allOlimpico, in un campo di dimensioni maggiorni e col supporto del nostro pubblico riusciremo a fare male ai nostri avversari. Anche se certo ci vorrà un po di fortuna".
I tifosi si aspettano che ribaltiate il risultato. Senti un po di pressione per il tuo esordio allOlimpico?
"Laiuto del pubblico sarà fondamentale. Io non vedo la loro presenza come un motivo di pressione per me, dovremo solo scendere in campo tranquilli dare il nostro contributo. Sono certo che i compagni mi daranno una mano, sapendo che sarà il mio esordio. Sarà fondamentale giocare senza troppe pressioni, perché è proprio in quel caso che rischieremmo di commettere degli errori"
Cè un giocatore del passato a cui ti sei ispirato?
"Esistono campioni molto diversi tra loro, ognuno con le sue caratteristiche, pregi e difetti. E molto importante cogliere e imparare dai giocatori che giocano nel tuo ruolo. Per fare un nome concreto faccio quello di Roberto Carlos, uno dei migliori terzini sinistri della storia del calcio"
Faresti un ultimo saluto ai tifosi?
"Forza Roma, un saluto da Roma Channel"