Contratto calciatori, Tommasi: "Nessuna questione economica, solo diritto ad allenarsi"

07/08/2011 alle 17:55.

«Ogni volta che i calciatori annunciano una protesta, si accende la miccia e tornano a deflagrare i luoghi comuni e le frasi fatte». Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, non si meraviglia delle accuse ai 'ricchì che scioperano. «Ma non è uno sciopero - ribatte l'ex centrocampista della Roma e della nazionale - Qui non si discute alcuna questione economica, ma solo il diritto di ciascuno giocatore ad allenarsi con la prima squadra: ma se è davvero quello il problema, bisogna chiederlo ai presidenti. Perchè noi abbiamo firmato l'accordo, loro dopo averlo

Tommasi prova a spiegare i motivi che hanno spinto i 20 capitani della serie A a lanciare l'avviso: «Appena due giorni fa, è stato il presidente della Federcalcio Abete a dire che senza la firma dell'accordo collettivo sia firmato. Quando a luglio 2010 ci siamo seduti al tavolo, la Lega voleva discutere otto punti: uno, i cosiddetti trasferimenti forzosi a uno dalla fine del contratto, è stato stralciato. Sugli altri abbiamo trovato l'accordo, ma la Lega non ha firmato, forse vuole cambiare di nuovo il punto sugli allenamenti differenziati. E infatti, ancora oggi ci sono giocatori che lavorano a parte, ai margini della squadra. Difendiamo questo diritto, nulla di più».