Da Platini a Maradona, quando l'affare è straniero: ora l'esame d'italiano a Lamela e Alvarez

10/07/2011 alle 16:03.

ALVAREZ e LAMELA, ufficializzato ieri, sono gli ultimi acquisti, inseguiti e catturati, di una colonia di stranieri che cercano il salto di qualità nel calcio italiano, meno ricco ma più competitivo di quello spagnolo e inglese. Per loro sarà l'esame di laurea per capire se diventeranno dei campioni. Fuoriclasse e bidoni, idoli ed oggetti misteriosi: dal giorno della riapertura delle frontiere calcistiche in Italia

Cosi è sempre più una serie A stile Nba dove, almeno in teoria, gioca chi è più bravo e la nazionalità non conta, e ci sono squadre come l'Inter del 'tripletè che nella formazione-tipo non avevano italiani. Per questo, e visto che gli stranieri invadono ormai anche i vivai delle varie squadre, dopo il fallimento della nazionale a Sudafrica 2010 si è detto che bisognava fare qualcosa, ma quando dalle parole si è dovuti passare ai fatti le cose sono andate diversamente, basti pensare alla recente riapertura al secondo extracomunitario. L'ondata non si arresta e quella degli stranieri del calcio diventa una carrellata senza fine. Sui campi della serie A, e non solo, si è visto di tutto, dalla classe inarrivabile del migliore di tutti, ovvero Diego MARADONA (188 partite e 111 gol con la maglia del , a cui fece vincere 2 scudetti, una coppa Italia ed una coppa Uefa) a quella molto meno cristallina di LUIS SILVIO, che giocò 6 volte per la Pistoiese e poi tornò in Brasile a gestire un chiosco di bibite sulla spiaggia.

C'è stato poi il calcio trasformato in arte da Michel PLATINI (palloni d'oro in serie e 60 reti in 147 match per la ) e quello folkloristico di Saadi Al-GHEDDAFI, 2 presenze in totale durante 4 anni passati fra Perugia, Udinese e Sampdoria. Ma anche i gol e le accelerazioni brucianti (e due terribili infortuni) di RONALDO a Milano, alla media di quasi una rete a partita, e i pochi palloni 'strusciatì dall'Uragano FABIO JUNIOR, 'schiappà strapagata dalla Roma ma un anno fa capace di essere il vice-capocannoniere della serie B brasiliana con l'America di Minas, a cui ha fatto guadagnare la promozione.

E poi Marco VAN BASTEN ed Hugo MARADONA, RONALDINHO E PANCEV, Paulo Roberto FALCAO e RENATO Portaluppi, uno idolo assoluto, l'altro re solo delle discoteche, Zinedine ZIDANE, diventato fuoriclasse nella , e MA MING YU, il cinese che il Perugia comprò per sbaglio e poi fece giocare solo per un quarto d'ora in coppa Italia. IBRAHIMOVIC, RUMMENIGGE, ZICO e BATISTUTA, RAMBERT, CAIO, VAMPETA e BARTELT sono facce della stessa medaglia, ma anche estremi opposti di una storia infinita destinata a continuare anche quest'estate. Presidenti, procuratori ed agenti Fifa lavorano alacremente anche adesso che in giro sembra non esserci un euro.

Ma lo show va avanti, il calciomercato diventa fenomeno mediatico e Zamparini 'sparà 50 milioni per PASTORE, mentre l'Udinese mette all'asta il suo gioiello SANCHEZ e la Roma cerca giovani di talento come il suo nuovo acquisto argentino Erik LAMELA, uno che quando aveva appena 12 anni disse no alle proposte del , che ne voleva fare un altro . L'importante è che ci sia ancora gente pronta a partire, e infatti non manca: nel solo 2010 l'Argentina ha esportato all'estero 2.204 calciatori, mentre il Brasile si è fermato, per modo di dire, a 1.674. Non rimane che trovare chi sia disposto a preferire la serie A al fascino di Premiership, Bundesliga e Liga, ed ai soldi dei nuovi oligarchi russi. I tempi in cui, negli anni '80, tutti i migliori venivano in Italia sono finiti da un pezzo.

(ansa)