Ha fatto molto discutere le parole sulla "pigrizia di Francesco Totti".

Adesso francamente non credo che la parola pigrizia associata a Roma sia una grande invenzione, intesta come lato del carattere. Credo che Baldini sia stato positivo dicendo che Totti ha ancora tanti anni da giocare. Quello che ho inteso io durante l'intervista, è che Totti mantiene una famiglia molto allargata, non intendendo ovviamente moglie e figli. Credo Baldini alludesse ad una sorta di clan, in senso buono, che campa un po' col nome di Totti. Non ci ho letto una critica alla persona. Roma è stata la cuccia per Totti, però se anche lui quando ne ha avuto la possiiblità fosse stato meno pigro, andando ad esempio al Real Madrid, ora sarebbe un gicatore internazionale e avrebbe vinto il pallone d'oro. Anch'io in questo condivido il pensiero di Baldini.

Credi alla rivoluzione che vuole portare Baldini? Quanto ti è sembrato determinato?

Il nostro calcio è nel medioevo. Quello che mi è piaciuto dell'intervista, è stato il momento in cui ha parlato degli inglesi che non si chiedono che tempo fa, ma che escono prendendo l'ombrello. La situazione del calcio italiano non deve essere una scusante, si deve provare a cambiarlo. Baldini dice anche di non voler fare il filosofo, o il guru. La sua idea di normalità, è quello che ogni tifoso di calcio dovrebbe auspicarsi. Varie volte mi ha detto: "So che finirò male, ma ci devo provare. Sento l'obbligo di provarci".

Che Baldini trova la Roma?

L'ho visto molto sereno, conosce bene il calcio italiano. Sa che cambiare alcune cose sarà difficile, e avrà bisogno dei risultati della squadra. La Roma deve fare bene.