«Nonostante le contestazioni iniziali, il programma tessera del tifoso continua con ottimi risultati: non c'è stato calo di presenze negli stadi, sono avvenuti meno incidenti e c'è stato meno bagarinaggio». Lo ha detto il ministro dell'Interno Robert
«Il cammino della tessera del tifoso è stato accidentato, ma anche grazie alla sforzo dei club, ha portato a risultati di grande rilievo. Adesso, però, manca l'ultimo tassello: l'approvazione della legge sugli stadi». Il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, rivolge un appello alla politica, affinchè venga presto approvata la legge sugli stadi. «Serve una soluzione strutturale per stadi di nuova generazione - ha aggiunto a margine della firma del protocollo d'intesa al Viminale per una 'tessera del tifoso per il tifoso' - non solo per i tifosi, ma per la competitività del nostro calcio con le grandi realtà europee. Faccio un appello alle istituzioni affinchè il testo bloccato alla Camera possa trovare presto una conclusione positiva. Spero si arrivi in fretta alla fumata bianca».
Sono stati 850 mila i tifosi che hanno chesto, fino a oggi, la Tessera del Tifoso. Il dato e' stato diffuso dal Viminale che ha specificato che le tessere fino ad oggi consegnate sono state, in totale, 757 mila.
Per il Ministero dell'Interno, anche gli spettatori con l'introduzione della tessera (come si temeva) non sarebbero diminuiti, con un piccolo aumento pari allo 0,9% rispetto alla stagione precedente (in totale 24.342).
I Daspo in atto sono stati, invece, 4.640 di cui 1.969 emessi nella sola stagione 2010-11. (asca)
«Il ministro Maroni insiste sulla tessera del tifoso che dopo un anno di applicazione si conferma un fallimento che non aumenta la sicurezza negli stadi mentre diminuisce le libertà individuali. Con la tessera del tifoso gli abbonamenti sono in calo, le famiglie rimangono a casa, si criminalizzano le tifoserie mentre gli stadi sono sempre più vuoti». Lo afferma Paolo Cento della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà. «La tessera del tifoso rimane uno strumento liberticida che peraltro diventa un modello su cui interessi finanziari e commerciali si intrecciano con la gestione dell'ordine pubblico in un sistema che non trova applicazione in alcun altro paese europeo», conclude il presidente del Roma Club Montecitorio.