
Il Bologna ha visto svanire Emiliano Viviano per un errore nella compilazione delle buste e il presidente Albano Guaraldi non poteva che dirsi sconsolato: «Siamo caduti sulla famosa buccia di banana. Dalla grande euforia per essere stati in grado di contrapporci all'Inter, riprendendo credibilità, siamo passati allo sconforto»
Pedrelli, ha confermato il presidente, sul modulo federale invece che scrivere il doppio della cifra che il Bologna intendeva offrire (4,710 milioni, l'Inter 4,2) e cioè 9,420 (l'offerta più il totale, non essendo il Bologna titolare del cartellino), si è sbagliato e ha scritto la metà: 2,335 milioni. Il succo del telegramma è: il Bologna avrebbe mai potuto offrire per Viviano meno di quanto aveva pagato a suo tempo la propria parte della compartecipazione (3,5 milioni), dopo che, oltretutto, il numero uno si è valorizzato in rossoblù e di conseguenza rivalutato nel prezzo? Il tentativo, non si illude Guaraldi «sortirà gli effetti che sortirà, perchè chi sbaglia ne paga le conseguenze. E su questo c'è poco da dire, è palesemente un errore». Che potrebbe costare caro, perchè il portiere, se fosse stato rilevato dal Bologna, sarebbe stato poi molto probabilmente ceduto (forse alla Roma) ad un buon prezzo. Per Guaraldi, però, «non c'è nessuna botta economica, se eravamo in grado di acquistarlo. Pur avendolo venduto per poco, abbiamo migliorato. Poi se diciamo che ci manca il portiere, è un altro paio di maniche». Il presidente Ha rimandato infine ai prossimi giorni la decisione su Pedrelli: «La sua posizione sarà valutata».