«La gravità dei fatti riferiti alla condotta di Luciano Moggi è già stata accertata, e fonda, a nostro parere, la decisione da parte della Commissione Disciplinare, di irrogare la preclusione nei suoi confronti. È una decisione importantissima che serve a non far dimenticare i fatti
«La procura si oppone all'utilizzazione di pretese ulteriori prove da parte della difesa - ha aggiunto Palazzi aprendo l'udienza in corso in un hotel a Roma - Non è possibile una revisione delle decisioni prese nel 2006 sulla base di pretesi elementi di prova emersi dal procedimento penale di Napoli. C'è opposizione ferma da parte della procura». Moggi, squalificato per 5 anni nel 2006, è imputato nel processo penale in corso a Napoli (il pm ha chiesto 5 anni e 8 mesi), dove sono state ammesse ulteriori intercettazioni telefoniche rispetto a quelle impiegate nei procedimenti sportivi di 5 anni fa. «Il coinvolgimento di altri soggetti, che c'era già stato anche nel 2006 - aggiunge Palazzi - non fa venir meno la gravità dei fatti già accertati» a carico di Moggi. Secondo il procuratore, poi, alcune tra le nuove telefonate confermerebbero la gravità
della condotta dell'ex dg della Juventus.
(ansa)